Occorre creare strutture dove i giovani calciatori crescano insieme a quelli della prima squadra uniti da un unico progetto che crei un’identità forte
Libero parte da calciatori simbolo come Marchisio per la Juve e i Maldini per il Milan, che hanno militato una vita nelle proprie squadre, per affrontare il discorso più ampio dei calciatori bandiera, leader che portavano i valori dello sport insieme ai colori della propria squadra cuciti sul petto
Per quanto inarrivabili siano questi totem, c’è un discorso di fondo che lega questi campioni ai club. Il senso di appartenenza ai valori intrinseci della società e una serie di ingredienti che rendono la storia sportiva unica. Il legame con il territorio e la comunità, la storia di una città e la sua cultura. Vedere il club come un fine e non come un mezzo per arrivare al successo può ribaltare alcuni concetti. Gli investimenti nei settori giovanili e la promozione dei talenti locali sono tra gli strumenti più semplici per creare identità; che non vuol dire ridursi ad una mentalità ristretta,ma sviluppare una base solida da integrare con giocatori stranieri
Bisogna investire sui giovani dunque, sui settori giovanili e fare in modo che i ragazzi crescano insieme ai calciatori della prima squadra utilizzando le medesime strutture, uniti da un unico progetto che crei un’identità forte ed essenziale per i campioni e i leader sportivi del futuro