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Conte: “Derby col Milan? La priorità è il campionato e la partita con l’Udinese”

In conferenza stampa: “L’Inter per storia e tradizione deve sempre provare a ottenere il massimo e puntare al massimo. Domani si ricomincia, ci sono tre punti in palio e dovremo dare il 110 per cento”

Conte: “Derby col Milan? La priorità è il campionato e la partita con l’Udinese”

Il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Udinese.

Che partita ci dobbiamo aspettare a Udine?

“Non bisognerebbe mai affrontare con superficialità nessuna squadra in Serie A, specialmente squadre fisiche e con un’identità come l’Udinese. Hanno giocatori forti in ripartenza e di qualità, abbiamo preparato la gara nel migliore dei modi. Sarà un match duro sotto tutti i punti di vista, possono creare pericoli a chiunque”.

Contro la Juve è stata una partita perfetta?

Inevitabile che quando batti squadre forti come la Juventus, abituata ad essere molto forte in Serie A, serve una partita ottima e senza errori. Noi siamo stati bravi a sfruttare i loro punti deboli e a non commettere troppe sbavature. Abbiamo preso tre punti e capito che siamo sulla strada giusta, ma comunque ne resta tanta da fare. Lavoreremo in modo più duro rispetto a prima”.

Dopo una prova così come si riparte?

“L’Inter per storia e tradizione deve sempre provare a ottenere il massimo e puntare al massimo. Domani si ricomincia, ci sono tre punti in palio e dovremo dare il 110 per cento. Serve la stessa prestazione, serve in tutte le partite”.

Inter e Milan hanno quindi raggiunto la Juventus?

Considero questo campionato con sette squadre che possono giocare per lo scudetto e per un posto in Champions League. Il girone di andata lo ha confermato, indipendentemente dal passo più o meno spedito”.

In vista del derby di Coppa, potrebbe pensare a qualche modifica di formazione?

“Ragioniamo solo e soltanto sull’Udinese, il campionato dà due possibilità e perciò la priorità nostra va all’Udinese. E’ la partita più importante in assoluto“.

Ultimamente gli attaccanti non segnano..

Caratteristica delle mie squadre è proprio quella che a segnare non sono solo loro, inevitabile che i due attaccanti sono il nostro terminale offensivo, per loro ci sono opportunità e occasioni per fare gol, ma le mie squadre coinvolgono tutti i calciatori. Noi attacchiamo in modo diverso e con uomini diversi, con tutti i reparti”.

La vittoria con la Juventus segna un cambio di mentalità per la squadra?

“Ho sempre detto che abbiamo dato il via a un percorso che ha visto netti miglioramenti, anche nella mentalità, nell’affrontare partite nella giusta maniera. Ora serve una crescita, tecnica e tattica, oltre che di concentrazione, da parte di tutti i calciatori. E tutti, più o meno velocemente, stanno migliorando sotto tutti i punti di vista. In un anno e mezzo i miglioramenti sono stati tanti, alcuni si vedono di più, altri meno, ma io vedo anche nelle battute d’arresto che qualcosa in più a casa lo portiamo sempre. Se vogliamo stare in alto, i margini di errore devono essere minimi. Non ci si può accontentare all’effimero successo quotidiano, pensiamo a portare qualcosa di importante a fine stagione”.

Al primo anno alla Juve facesti un discorso motivazionale con il quale convincesti i tuoi che lo scudetto di poteva vincere: qui farai o hai fatto qualcosa di simile?

“Non mi piace fare paragoni, ogni percorso è diverso dall’altro, è inevitabile che la nostra crescita passa anche da una convinzione di potercela fare e c’è solo un modo per farlo: il lavoro. Quando non arrivano i risultati, a volte, noi tecnici veniamo messi in discussione. Bisogna certamente fare anche un lavoro psicologico, quando parlo ai miei sanno che lo faccio col cuore in mano. Io non vendo fumo”.

La vittoria della Juventus in Supercoppa dà la giusta dimensione alla vostra vittoria?

“A noi interessa poco se esaltano i meriti di una o dell’altra. Abbiamo giocato una partita importante sotto tanti punti di vista, la Juve aveva dato risposte importanti anche senza tanti importanti giocatori, se non giocavamo una partita ottima non avremmo vinto. Sappiamo quanto c’è stato di nostro e questa è la cosa più importante, abbiamo vinto con merito”.

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