A Radio Rai: «Capisco la frustrazione dei ragazzi: sarei anch’io arrabbiata. A maggio 2020 i medici mi scrivevano per chiedere di lasciare chiusa la scuola. Oggi ricevo lettere di medici che mi chiedono di aprire»

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha rilasciato un’intervista a Radio Rai. Ha dichiarato che, per lei, «la Dad non può funzionare più».
«Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica».
La ministra si schiera dalla parte dei ragazzi che chiedono il rientro a scuola.
«Capisco i ragazzi: il diritto all’istruzione è essenziale, sarei anch’io arrabbiata. E’ difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco la loro frustrazione. La scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui. Io ho il dovere di dire loro che il governo ha fatto tutto quello che doveva per il rientro a scuola. A maggio 2020 i medici mi scrivevano per chiedere di lasciare chiusa la scuola e così è stato, oggi ricevo lettere di tanti medici che mi chiedono di aprire le scuole: vedono le difficoltà dei loro figli. Ieri sera ho ricevuto la lettera di un anestesista».