Speranza contro gli spostamenti tra comuni: «Contiamo 887 morti. Vedo comportamenti troppo leggeri»

Su Repubblica le parole del Ministro: «Avevo proposto di fare zona rossa tutta Italia nei giorni di festa. Se devo scegliere tra il disturbare il Natale dei cittadini e allontanare il rischio di una terza ondata, non ho dubbi».

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Il governo si avvia verso la revisione del divieto di spostamento tra comuni nei giorni di festa, ovvero il 25 e 26 dicembre e il giorno di Capodanno. Sono rimasti solo Conte, Speranza, Boccia e Franceschini ad invocare la linea dura. E ora si cerca una mediazione. L’idea, scrive Repubblica, è quella di aprire i confini tra piccoli comuni, quelli con meno di 5mila abitanti. La Repubblica riporta le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, fortemente contrario al liberi tutti.

«Voglio essere chiaro: io avevo proposto di fare zona rossa tutta Italia in quei tre giorni di festa. Non cambio idea. La penso come la Merkel, che sembra prepararsi a nuove restrizioni. Il rischio di una terza ondata dopo il Natale preoccupa tutti i Paesi europei. Per me, il limite agli spostamenti tra i comuni è una misura che rischia di essere troppo blanda, certo non troppo rigida. Oggi contiamo 887 morti. E da giorni vedo però in giro comportamenti leggeri. Se devo scegliere tra una regola che certamente può disturbare il Natale dei cittadini, e promuovere misure che provano ad allontanare il rischio di una terza ondata, io non ho dubbi».

Il ministro continua a suggerire di restare a casa.

«Il mio suggerimento è sempre quello di restare a casa nei giorni di festa. È importante. Stiamo abbassando con una fatica immane la curva, non vorrei che tutto venisse sprecato così».

 

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