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Riforma dei procuratori: non dovranno avere precedenti penali

La Fifa prevede un tetto alle commissioni: per i calciatori max 3% sullo stipendio (senza bonus). Un dossier sulle attività criminali dietro le commissioni

Riforma dei procuratori: non dovranno avere precedenti penali

È curiosa la riforma dei procuratori allo studio della Fifa e che dovrebbero essere approvate al Consiglio di marzo, per entrare in vigore a settembre 2021. Così scrive la Gazzetta dello sport.

Una riforma che ha come obiettivo quello di ridurre l’ammontare delle commissioni. Scrive la Gazza che dietro le commissioni si nasconde anche un aspetto criminale: “dalla corruzione al riciclaggio, dall’evasione fiscale al traffico di minori, dai pagamenti in nero alle scommesse clandestine, c’è un dossier virtuale che a Zurigo hanno usato come base per la riforma”.

Potrà diventare procuratore chi ha superato l’esame Fifa,

chi non ha precedenti penali, non ha subito sospensioni o squalifiche per violazioni etiche o professionali, non sia mai finito in bancarotta e non abbia rapporti diretti o indiretti con il calcio, dalla Fifa ai club, o con agenzie.

È previsto un tetto alle commissioni:

per i calciatori max 3% sullo stipendio (senza bonus), per il club che compra 3% sullo stipendio, e per quello che vende max 10% sul trasferimento. Nel 2019 sono state 654 milioni di dollari (nel 2014 erano 241), e solo 75 di indennità di formazione.

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