Il tecnico della Juve, ingessato nel completo elegante e nelle etichette da Piccolo Lord, non può pretendere il tempo di sbagliare. Invece Gattuso ha 2 punti in più in classifica e la metà di obblighi e doveri
Il Foglio Sportivo dedica una pagina a Juve-Napoli, in programma domani sera a Torino. Un articolo a firma di Giuseppe Pastore, intitolato “Sancio Panza e il Piccolo Lord”, dove Sancio è Gattuso e il Lord Pirlo. Il quotidiano presenta la sfida di domani come una sfida tra “umiltà vs arroganza” e, soprattutto, “tra due amici ancora un po’ prigionieri dei propri personaggi”. Ma tra i due, il più prigioniero, scrive Pastore, non è, come potrebbe sembrare, il tecnico del Napoli, ma quello della Juve.
“È curioso: tra i due amici ed ex fuoriclasse ora diventati allenatori, quello ancora prigioniero del proprio personaggio sembrerebbe decisamente Rino, grassoccio, barbuto, che ripete con una punta di compiacimento i suoi buffi tormentoni come un comico di terz’ordine (“Ne devo mangiare ancora di pastasciutta!”, e tutti ridono). Invece stai a vedere che è Andrea, l’amico geniale, ingessato nel completo elegante e nelle mille etichette da Piccolo Lord che lo invecchiano e potrebbero avvilirlo: lui che ama le responsabilità e i mille rischi connessi a esse, ma in questo momento storico di luna calante juventina proprio non può pretendere il tempo di sbagliare né soddisfare il bisogno terapeutico di commettere errori, perché bastano due o tre partite andate male che il galeone pirata di Antonio Conte è già a +5 o +6. Sono cazzi tuoi, risuonerà nelle orecchie la voce di quel suo amico, goffo Sancio Panza che invece per il momento ha due punti in più in classifica con la metà degli obblighi e dei doveri, e chiamalo scemo”.