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Repubblica: Pirlo presuntuoso, si è presentato all’Olimpico con una Juve senza né capo né coda

Il tecnico ha cambiato la formazione che aveva funzionato all’esordio mostrando una Juve vulnerabile. Solo dopo l’espulsione di Rabiot ha plasmato un 3-4-2 sensato ed ha chiuso in attacco

Pirlo dev’essere davvero un predestinato se il dio del calcio non ha punito il suo infantile atto di superbia con il quale ha rischiato di infliggere alla Juve la prima sconfitta stagionale, evitata quando Ronaldo è salito a fare due chiacchiere col cielo meritandosi la grazia di questo 2-2 immeritato, ma in un certo senso inevitabile quando la dissennatezza del più forte riequilibra situazioni di superiorità e di inferiorità definite”.

Esordisce così Emanuele Gamba, su Repubblica, nell’affrontare il discorso del pareggio di ieri sera all’Olimpico. Per lui Pirlo è stato presuntuoso. E lo ribadisce poco più sotto.

Pirlo ha peccato di presunzione, come se da Maestro fosse già ora di farsi professore, e s’è presentato all’Olimpico con una Juve senza né capo né coda, o per meglio dire con troppi capi e neanche una coda”.

Il tecnico ha cambiato la Juve che aveva funzionato all’esordio ed ha esposto la squadra alla vulnerabilità.

Dopo l’espulsione di Rabiot, qualcosa è cambiato.

“è proprio lì che ha finalmente recuperato logica e raziocinio: Pirlo ha fatto le sostituzioni giuste (Douglas Costa ha avviato l’azione del 2-2, Arthur ha dato ordine), ha plasmato un 3-4-2 sensato e la squadra ha ritrovato distanze, misure e coperture, arrivando a spaventare la Roma”.

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