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Lotito contro le mani straniere sulla Serie A. Decisivo il voto di De Laurentiis

Prima Comunicazione fa il punto alla vigilia del voto. Ne servono 14 per l’ingresso dei fondi. Lotito cerca di trascinare la politica per difendere l’italianità

Lotito contro le mani straniere sulla Serie A. Decisivo il voto di De Laurentiis
Lotito e De Laurentiis

Prima Comunicazione fa il punto sull’assemblea di Lega Serie A che voterà per l’eventuale ingresso di capitali stranieri nella gestione dei diritti tv e nella governance. Per passare, servono 14 voti.

Da un lato il fronte di Milan Juventus Roma Fiorentina Torino che ha appoggiato in pieno il progetto del presidente di Lega Dal Pino. E le offerte principali sono due:

la cordata formata da CVC, Advent e Fsi e quella costituita da Bain Capital e NB Renaissance. CVC ha messo in campo una proposta da 1,625 miliardi di euro, già “richiamati” e pronti a essere versati nelle casse dei club. Bain risponde con 1.35 miliardi più una componente variabile al raggiungimento di determinati obiettivi (con un minimo garantito che salirebbe a 1.5 miliardi dopo la vendita effettiva dei diritti anche se la somma sarà inferiore).

Fortemente contrario – ripete Prima Comunicazione – è Lotito che sta cercando di smuovere mari e monti pur di evitare l’ingresso di mani straniere negli assetti politici del calcio italiano. Dalla sua parte ha l’Udinese, probabilmente Benevento e Crotone. Anche il Verona sembra attestato su posizioni lotitiane.

Dall’altra parte della barricata Atalanta e Genoa.

Domani si capirà quale sarà il voto del Napoli di De Laurentiis che è favorevole alla creazione della media-company, ma con un partner tecnico, non finanziario. Secondo il presidente del Napoli, la Lega non dovrebbe privarsi del 10% della futura società, visto che i diritti tv sono un prodotto esclusivo dei club. Per questo la Lega dovrebbe gestirli in autonomia.

Scrive Prima Comunicazione che domani l’assemblea potrebbe limitarsi

a dare il via libera alla creazione della media-company senza scegliere il fondo partner tra CVC e Bain. Questo passaggio potrebbe avvenire in un secondo momento dopo che i club avranno approfondito le offerte parlando direttamente con le cordate. Finora hanno ricevuto informazioni tramite l’advisor Lazard.

Intanto Lotito sta cercando di scuotere la politica contro l’ingresso di mani e capitali straniere nel nostro calcio.

In realtà, più che gli interessi dell’economia nazionale. sono in gioco gli equilibri di potere interni al mondo del pallone. La media-company avrebbe una governance paritaria tra fondi e club, con l’amministratore delegato scelto dai fondi e il presidente dalla Lega. Le società perderebbero influenza su un aspetto chiave, come quello dei diritti tv. Non a caso il principale oppositore è Lotito che negli ultimi anni ha avuto un ruolo da mattatore nelle vicende politiche del calcio italiano.

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