Tommasi: “Promozioni e retrocessioni non si toccano. Bisogna fare chiarezza sulle licenze”
Intervista al CorSport: "Le linee guida così come sono non possono andare. Speriamo che i campionati riprendano. Se qualcuno è convinto di qualcosa per il prossimo futuro è bravo"

Il Corriere dello Sport intervista il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi. Si chiede per quale motivo nel Consiglio Federale di oggi dovrebbero cadere promozioni e retrocessioni.
“Nell’ultimo consiglio federale è stata deliberata la prosecuzione dei campionati professionistici e la permanenza di promozioni e retrocessioni. Perché questa cosa dovrebbe essere rimessa in discussione?”.
Come mai allora è venuta fuori l’idea?
“Questo non lo so. Conosciamo la Lega di Serie A. Quelle assemblee vanno sempre in un certo modo. C’è poco da rimanere sorpresi. Unità d’intenti? Magari l’unità d’intenti si è formata proprio intorno a questa proposta di congelamento”.
I calciatori, in ogni caso, sono contrari. Tommasi si esprime anche sulla possibilità che i campionati arrivino regolarmente alla conclusione.
“Intanto speriamo che riprendano. Se qualcuno è convinto di qualcosa per il prossimo futuro è bravo. Certo la situazione del Paese non è quella di un mese fa, ma andiamo avanti passo dopo passo”.
E infine spiega cosa si aspetta dal Consiglio di oggi.
“Chiarezza ed equità sulle licenze. Le linee guida così come sono non possono andare, non si può accettare che con i ritardi nei controlli si favorisca chi non rispetterà gli accordi con i giocatori. Continueremo a essere intransigenti”.