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Rummenigge: «No alla pubblicazione degli stipendi dei calciatori»

L’ad del Bayern allo Spiegel: «provocheremmo solo gelosie». E dice no al riscatto di Coutinho dal Barcellona: «Oggi non si possono spendere 120 milioni»

Rummenigge: «No alla pubblicazione degli stipendi dei calciatori»

In un’intervista concessa a Der Spiegel Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern, si oppone all’idea di pubblicare gli stipendi dei giocatori. «Susciterebbe solo gelosie. Lo sanno tutti che i giocatori guadagnano molti soldi. Ma se i pubblicassimo, avremmo una strana discussione sia negli spogliatoi dei club sia tra il pubblico. A chi faremmo un favore?».

La proposta arriva dal presidente della Lega Calcio tedesca (DFB) Fritz Keller che ha recentemente chiesto un tetto salariale nel calcio professionistico e ha proposto di rivelare i salari dei giocatori in modo che possa cominciare un dibattito sociale.

Ha detto Rummenigge: «Keller mi ha chiamato martedì mattina e abbiamo concordato che ci saremmo incontrati presto. In passato potrebbero esserci stati casi in cui i giocatori non si sono comportati in modo esemplare. Ma mettere in discussione un’intera professione nel suo insieme, è troppo per me».

Rummenigge ha anche parlato di calciomercato. E ha detto che il club non eserciterà il diritto di riscatto dal Barcellona per il cartellino di Coutinho.

«L’opzione è scaduta e non l’abbiamo esercitata». Il Bayern avrebbe dovuto versare al Barcellona 120 milioni di euro dopo aver pagato 8,5 milioni per il prestito oneroso.

«Vedremo se potremo  negoziare con il Barcellona un altro tipo di accordo o prolungare il prestito. Oggi pagare quella cifra non è possibile».

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