Il Giappone ora ha paura: non siamo certi che le Olimpiadi si svolgeranno nel 2021
Meno di un mese fa il primo ministro Abe, insisteva: "Faremo i Giochi senza problemi". La settimana scorsa ha annunciato lo stato d'emergenza e il lockdown

Da “faremo le Olimpiadi a porte aperte, a luglio”, a “Non ci sono garanzie che le Olimpiadi di Tokyo si terranno l’anno prossimo”. Il Giappone ora ha paura. O quanto meno ha imparato la lezione. Dopo aver dichiarato lo stato d’emergenza il governo fa esercizio di cautela.
Il 2021 non è una scadenza certa, secondo il capo del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, Toshiro Muto. “Credo che nessuno sia in grado di dire se sarà possibile tenere la pandemia sotto controllo entro il prossimo luglio, o meno”, ha detto Muto. “Non siamo certamente in grado di dare una risposta chiara da ora”.
“Abbiamo preso la decisione di posticipare i Giochi di un anno. Quindi questo significa che tutto ciò che possiamo fare è lavorare sodo per prepararci. Speriamo sinceramente che il prossimo anno l’umanità riuscirà a superare la crisi del coronavirus”.
Meno di un mese fa il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, insisteva sul fatto che i Giochi sarebbero andati avanti “senza problemi, come previsto” quest’estate. Il 24 marzo, con riluttanza, ha concordato un rinvio con il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach.
Il Giappone ha 5.500 casi di coronavirus confermati, con 99 decessi registrati.