Esposti striscioni contro il presidente dell’Hoffenheim, partita sospesa. Rummennigge: «Abbiamo i filmati, abbiamo tollerato troppo a lungo»
C’è chi si ferma per il coronavirus e chi per dire basta agli insulti nei confronti degli avversari. In Germania è accaduto questo. Così, quando l’arbitro ha fermato Hoffenheim-Bayern per uno striscione di insulti dei bavaresi contro il presidente della squadra di casa, i dirigenti del Bayern hanno fatto il resto. Sono scesi in campo, si sono platealmente schierati contro i propri tifosi chiedendo loro di rimuovere gli striscioni (“sei e resti un figlio di…”) e al termine della gara Rummenigge – ad del Bayern – ha rilasciato dichiarazioni impensabili per il calcio italiano.
«Mi vergogno profondamente e non ci sono scuse per quello che si è visto sugli spalti. Il Bayern ha mostrato la sua faccia peggiore e mi auguro che quello di oggi sia un episodio che porti i vertici del calcio tedesco e l’intera Bundesliga a cambiare radicalmente atteggiamento perché abbiamo troppo spesso chiuso gli occhi di fronte a quello che succede in certe curve». In concreto? «Certi idioti non devono entrare negli stadi. Abbiamo fatto filmare l’accaduto ed il club agirà in maniera ferma nei confronti di chi ha screditato l’immagine del Bayern».
Le riporta la Gazzetta che spiega come mai quest’odio nei confronti di Dietmar Hopp che, oltre a essere considerato il simbolo del calcio commerciale (tra i fondatori della multinazionale SAP e uno degli uomini più ricchi del mondo), denunciò 32 tifosi del Dortmund che esposero uno striscione contro di lui. Wikipedia scrive che l’astronomo Hormuth ha dedicato il nome di un asteroide a Hopp.
