Il Mattino: impianti chiusi, l’atletica napoletana resta senza allenamenti

Il presidente della Fidal regionale traccia un quadro delle strutture chiuse per caduta alberi, problemi di agibilità e burocrazia

stadio collana

Sul Mattino lo sfogo di Sandro Del Naia, presidente della Fidal Regionale. Il tema sono gli impianti cittadini destinati all’atletica leggera, chiusi o inagibili, anche quelli rinnovati in occasione delle Universiadi.

«Le Universiadi di Napoli sono finite da 6 mesi ma l’atletica torna a risvegliarsi in un incubo con la chiusura degli impianti napoletani»

E traccia un quadro chiaro della situazione dei vari impianti.

Il Virgiliano, ad esempio. Chiuso perché due mesi fa vi sono caduti diversi alberi che ancora giacciono lì. Per la riapertura se ne parlerà, se tutto va bene, a fine febbraio.

Anche il Palavesuvio di Ponticelli è chiuso, vi si stanno ultimando i lavori alla palestra e intanto, spiega Del Naia,

«il Servizio dei Grandi Impianti Sportivi del Comune di Napoli non assicura la disponibilità all’attività, perché mancano alcuni atti necessari al rilascio dell’agibilità».

Per quanto riguarda lo Stadio Collana, la riapertura è stata annunciata per il 7 gennaio. Mancano solo delle autorizzazioni regionali, scrive il Mattino.

Chiuso anche il San Paolo, che dopo  problemi arrecati dal vento e dalla pioggia alla copertura, è stato inibito all’atletica.

E poi c’è la questione attrezzi sportivi ereditati dalle Universiadi.

«A sei mesi della fine delle Universiadi ancora non si sblocca la disponibilità degli attrezzi depositati tra Salerno (Virgiliano e Collana) e Napoli (San Paolo)».

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