Corsera: In un mese Gattuso ha lavorato solo a cancellare Ancelotti
Chi lo ha convinto che il problema più grande fosse stato Carlo, fautore di un calcio diverso, tanto da rivoluzionare il suo lavoro?

Gattuso e Ancelotti (Carlo Hermann / Kontrolab)
La crisi del Napoli è sempre più profonda, scrive Monica Scozzafava sul Corriere della Sera, in una stagione in cui ha vinto una partita su 12. Gattuso ci sta provando con tutte le sue forze, ma forse questa crisi è troppo anche per lui. Ha sicuramente commesso anche degli errori in questi 50 giorni, nel tentativo di soddisfare le richieste che piovevano
Ha fatto errori anche lui, nel tentativo di assecondare richieste esplicite dei giocatori. Modulo, ruoli e sensazioni che di volta in volta il campo di allenamento gli suggeriva. Da solo a rivoluzionare l’era ancelottiana, convinto (ma da chi?) che il problema più grande fosse stato Carlo, fautore di un calcio diverso. Meno spettacolare e soprattutto meno energizzante. Ma il doppio confronto con il Liverpool non era stato un caso.
E ancora:
Anche al Milan era stato chiamato nell’emergenza, ma lì in qualche modo era a casa e per quanto ci mettesse il «faccione » sapeva di poter contare sull’appoggio di qualcuno che ogni tanto veniva a dargli coraggio. Ne era uscito comunque a testa alta. Al Napoli non ha sponde, la società che lo ha chiamato come fosse il santone-guaritore di una malattia sconosciuta gli chiede anche di parare ogni fulmine. Ma arrivano da ogni parte: troppo, anche per chi come lui è capitano coraggioso. Ieri mattina è rimasto chiuso un’ora nello spogliatoio del centro sportivo con la squadra: da allenatore a mental coach ad amico, a papà: ditemi ora qual è il problema. La risposta è stata disarmante: «Non lo sappiamo. Non sappiamo come uscirne». Li ha mandati a casa.
Per Scozzafava, Gattuso rischia:
Napoli scotta e sotto accusa adesso ci sono tutti: presidente, direttore sportivo, calciatori. E poi c’è lui, Rino Gattuso, ultimo arrivato e primo (secondo dopo Ancelotti) ad andar via se anche le prossime gare andassero male.