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Udinese-Napoli 1-1, pagelle / Alla fine sarà Ancelotti il vero Malaussène di questa crisi nera

La voglia di fare bene di Di Lorenzo. La falla aperta da Kalidou e Mario Rui. Il sinistro di Zielinski. L’unica cosa che Mertens porta a casa è l’ammonizione

Udinese-Napoli 1-1, pagelle / Alla fine sarà Ancelotti il vero Malaussène di questa crisi nera

MERET. Un surreale ritorno sul suolo natìo per il giovane Meret. Mai impegnato, gli tocca pagare le conseguenze di quel vortice aperto da Kalidou e Marittiello e che lancia Lasagnone a rete. Amen Meret – senza voto

La partita dell’ex!, scrivevano. Alex vuole mostrarsi grande davanti ai suoi genitori! Il ritorno del friulano in patria! Pensa che sfiga: arriva un Lasagna qualsiasi, un tiro e una voragine nella tua difesa e tu vieni trapanato in suolo natio – 6 

DI LORENZO. Non smentisce mai, Ilaria, la sua voglia di applicarsi, spingere e fare bene. Seppur martoriato da Okaka, riesce a difendere e ad attaccare con pochissimi errori, rispetto ai compagni. Non a caso la pressione maggiore del Napule arriva da destra tra lui e, in tono minore, Callejon – 6,5

Serve una perla a Llorente, nella ripresa spinge anche in fase offensiva. E’ sicuramente uno di quelli su cui Ancelotti può contare. Una parte di quella minoranza silenziosa che purtroppo serve solo a scaldare il cuore per l’anima che mette in ogni cosa che fa – 7 

MANOLAS. I non colorati del Friuli sono perigliosi in una sola occasione e l’Ellenico rimane senza macchia, unico innocente là in mezzo. Per il resto amministra con sapienza e sicurezza la sua porzione di campo – 6

Valido anche su Okaka. Una partita pulitissima. I greci non fanno tante storie: operano e basta – 6

KOULIBALY. Come scritto, pesa la rete a freddo dell’Udinese, dopo mezzora di possesso sterile ma pur sempre dominio. Però un intervento maestoso su De Paul ci ricorda quanta forza e quanto talento abbia il nostro amato ragazzone che tanto vorrebbe andare via – 5,5

Vederlo duellare con Okaka e poi soccombere sotto Lasagna fa male, Fabrizio, malissimo. Soprattutto perché a dargli modo di bucare la nostra rete è stato proprio lui – 5 

MARIO RUI. A parte il gol di Lasagna, Marittiello è irruento e impreciso. Sbaglia cross e passaggi. L’unica volta che azzecca un traversone è al 42’ ma nessuno raccoglie – 5

Una delle palle che sbaglia è quella da cui nasce l’azione del gol dell’Udinese, tra l’altro – 5 

CALLEJON. Una sorpresa vedere in campo il Senatore Callejon e l’impressione è che stavolta fatichi come ha sempre fatto in questi anni. Non si è mai tirato indietro, anche se gli effetti pratici là davanti non si sono visti. La sufficienza è per la corsa che ci ha messo, di per sé una notizia – 6

Nella ripresa migliora grazie all’apporto di Di Lorenzo, che lo aiuta a spingere. Quanto nervosismo, però, Fabrizio – 5,5 

FABIAN RUIZ. Il Napule senz’anima del primo tempo palleggia tanto al centro e poi apre sulle fasce. E Fabian occupa la sua postazione in maniera discreta, arrivando al tiro almeno due volte in maniera seria – 6

Leggerino nei contrasti. Non incide per niente, anche se non si può dire che non ci provi – 5,5

ZIELINSKI. Mi tolgo subito il dente, Ilaria: spero che il suo gol salvi Re Carlo fino a martedì. San Piotr inventa una carambola di sinistra che almeno evita la sconfitta, in un secondo tempo da migliore in campo – 7

Sinceramente, penso che esonerare Ancelotti prima di venerdì sarebbe una cagata pazzesca. Detto questo, Piotr ha fatto un gran bel gol e anche autocritica nel postpartita – 7 

INSIGNE. Come stasera, cara Ilaria, tento di essere sobrio senza troppi ghirigori, allo stesso modo non me la sento di infierire sul Riggiolaro. Detesto la logica populista del capro espiatorio e del tutto contro tutti: sarriti e papponisti che gongolano per il fallimento ancelottiano, il linciaggio di Re Carlo, i fischi ai giocatori e così via. Per questo penso che in fondo Insigne non è stato peggiore degli altri – 5

Produce e serve palle assolutamente sterili. Inefficace. Ma sinceramente sull’infierire o meno la penso come te. Ormai non ci sono più parole, ci ritroviamo a scrivere di chi è meno peggio in un oceano di nulla. Che fine pietosa – 5 

LLORENTE. Al 77’ potrebbe segnare di testa su un cross perfetto di Di Lorenzo. Ma il colpo è debole e centrale – 5

Era perfetta quella palla. Perfetta – 5 

MERTENS. Porta a casa un’ammonizione, solo questo – 5

Sparito totalmente dai radar. Se non avessi avuto il taccuino davanti a ricordarmi la sua presenza in campo, neppure me ne sarei accorta – 4 

LOZANO. Senza considerare i problemi di testa e di nervi, il Napule manifesta una grande incapacità offensiva. Ma anche qui: vogliamo prendercela con questo povero ragazzo messicano mai servito come si deve? – 5

Deve esserci qualcosa che a noi sfugge. O non lo vedono o lo servono malissimo. Che deve fare? Poi stiamo a parlare per settimane di involuzione o di adattamento… – 5

YOUNES dal 61’. Un altro partente, seppur in prestito, probabilmente. E per vederlo tirare passano venti minuti dal suo ingresso in campo – 5

La sua presenza in campo la posso sostenere solo in termini di necessità di far rifiatare qualcuno in vista di martedì, perché davvero non la capisco – 5

ANCELOTTI. Alla fine sarà lui il vero Malaussène di questa crisi nera. Non la società gestita da un padre-padrone dall’ira funesta, non i giocatori ammutinati. Epperò, Ilaria, io ho ancora speranza. La stagione in Champions non è finita – 6

Per carità, finché c’è vita c’è speranza, la penso pure io come te. Certo è che le partite del Napoli sono diventate uno strazio. Prima, durante e dopo. Mi dispiace profondamente per lui, che era diventato come uno di famiglia. Che figuraccia che abbiamo fatto tutti, mamma mia: società, giocatori, tifosi, media. Che imbarazzo apparire, a un grande, così piccoli. Ma proprio piccoli piccoli. E’ spalle al muro e continua a mantenere il controllo. Io al posto suo avrei già cominciato a spaccare cose e teste – 6 

ARBITRO MARIANI. Arbitraggio vecchio stampo, senza mai ricorrere al Var, e condito però dall’innovazione di espellere il Corazziere Serbo a bordo campo. A me comunque non è piaciuto – 5

Un dubbio che rimarrà per sempre: ma cosa avrà mai fatto Maksimovic per farsi buttare fuori? Meno male che il voto non devo metterlo a lui, ma al direttore di gara, Fabrizio – 5,5

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