ilNapolista

Libero: italiani, popolo del chiagni e fotti (per Capodanno tutto esaurito ovunque)

I dati di Assoturismo Confesercenti sulle partenze di fine anno. Diciotto milioni di italiani in viaggio. In montagna verso il tutto esaurito

Libero: italiani, popolo del chiagni e fotti (per Capodanno tutto esaurito ovunque)

Italiani, popolo del chiagne e fotte. Si potrebbe chiudere così il discorso relativo ai dati sui nostri connazionali che hanno scelto il Natale e il Capodanno per partire. Incuranti della crisi, degli indicatori economici in flessione e dei soldi che non ci sono. O almeno che si millanta non esserci.

Su Libero, oggi, i dati di Assoturismo Confesercenti sulle partenze di fine anno. Nelle località di montagna si viaggia verso il tutto esaurito, tanto per cominciare.

Il monitoraggio condotto sulle principali agenzie di viaggio on line che operano in Italia dice che l’83% delle strutture ricettive disponibili per il ponte della notte di San Silvestro è già stato prenotato. Nelle destinazioni di montagna si arriva al 98%. In Valle D’Aosta e in Trentino-Alto Adige è quasi tutto esaurito. In Umbria si parla del 95% e per la Toscana del 91%. Ad eccezione di alcune regioni del Sud Italia, le restanti aree hanno tassi di prenotazione delle strutture ricettive superiori all’80%.

Per Federalberghi, tra Natale e Capodanno oltre 18 milioni di italiani si sono messi in viaggio, il 10% in più del 2018, per un giro d’affari previsto di 13 miliardi di euro (+12,5% rispetto all’incasso dell’anno scorso). Per Natale, invece, a muoversi sono stati molti di più. Secondo Confesercenti-Swg si parla di 19 milioni di villeggianti (+1,3 milioni), anche se la spesa media a persona dovrebbe essere più ridotta rispetto al 2018, passando da 734 a 684 euro.

“La verità è che in Italia il business del divertimento e delle vacanze, così come quello del cibo, difficilmente entra in recessione. Non esistono crisi, sacrifici, cinghie strette. Quando si tratta di mangiare e andare in vacanza, gli italiani non sentono ragioni. Chi ha poco s’indebita pur di passare qualche giorno in villeggiatura, di festeggiare la ricorrenza come si deve, tra grandi abbuffate, bevute e cotillons. Gli altri danno fondo ai propri risparmi”.

In Italia si può risparmiare su tutto, ma non sul superfluo, conclude Libero citando un recente libro del sociologo Luca Ricolfi, che ha definito la nostra una “società signorile di massa”.

Il resto lo fanno quelli che magari non pagano i propri dipendenti o collaboratori ma si godono il Capodanno sulla neve alla faccia loro. Almeno brindate in onore di quelli a cui dovete dei quattrini. Dio ve ne renderà grazie (forse).

ilnapolista © riproduzione riservata