“E’ falso che gli amici di Camilla facessero il fantomatico gioco del semaforo rosso”
Il Messaggero riporta le parole del legale dei genitori di Camilla Romagnoli: "Sono profondamente rattristato per gli interventi di persone incuriosite dal fatto drammatico che ha gettato nella tragedia tre famiglie"

I genitori di Camilla Romagnoli non ci stanno. Nessun gioco del semaforo, fanno sapere.
La ragazza è stata travolta e uccisa a Roma, in Corso Francia, insieme all’amica Gaia Von Freymann, dal suv guidato da Pietro Genovese. Si è detto che avessero l’abitudine di giocare al semaforo rosso, ovvero di attraversare tra le auto sfreccianti per fare prima, sfidando il pericolo. Abitudine diffusa tra i giovani, come riportato dal Messaggero questa mattina.
Ma i genitori di Camilla negano, attraverso il loro legale, Cesare Piraino. Le sue parole sono sull’edizione online del Messaggero.
«E’ falso che il gruppo degli amici di Camilla avesse l’abitudine di svolgere quel fantomatico gioco del semaforo rosso di cui qualcuno ha parlato. Sono profondamente rattristato, prima che come difensore dei signori Romagnoli, come cittadino, per gli interventi in libertà di persone solo incuriosite dal fatto drammatico che ha gettato nella tragedia tre famiglie. Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini da parte della Procura della Repubblica».
Il legale continua dicendo
«Stiamo svolgendo, compatibilmente con i nostri poteri e nei limiti consentiti, nostre indagini difensive agli esclusivi fini dell’accertamento pieno della verità. Abbiamo anche contattato uno dei periti italiani più prestigiosi nella ricostruzione scientifica degli eventi complessi e drammatici, al fine di avere, quando sarà possibile, una ricostruzione, appunto, scientifica dell’incidente».