Collana, la Giano non si presenta all’audizione in Regione. Ciarambino: “Un pasticcio con poca trasparenza”
Sempre più tesi i rapporti tra le associazioni sportive e la nuova concessionaria. Cuomo: "Mai contestato la sentenza del Consiglio di Stato, ma le modalità di affidamento"

Il Corriere del Mezzogiorno riporta gli esiti della Commissione speciale trasparenza riunitasi ieri in Regione. Oggetto della discussione è stato lo stadio Collana.
La riunione era stata richiesta dalla consigliera regionale Cinque Stelle Maria Muscarà. A presiederla, la capogruppo del M5S in consiglio regionale, Valeria Ciarambino. Erano presenti le associazioni sportive che hanno usufruito dell’impianto fino all’aggiudicazione alla Giano. La società aggiudicataria, invece, non si è presentata.
Assente Giano
La Giano ha inviato un documento in cui ha motivato la sua assenza. Scrive di aver preferito non intervenire per
“le denunce arrivate in questi anni dalle associazioni, che pur di rientrare nel Collana eludono la pronuncia giurisdizionale e continuano con una campagna diffamatoria nei confronti delle istituzioni e della società affidataria”.
Le associazioni sportive escluse, ricorda la Giano, hanno adito le vie legali al Tar, all’Anac, alle procure della Repubblica e alla Corte de Conti. La società scrive che
“si rende disponibile con la Commissione per altri sopralluoghi all’impianto, oggetto di lavori di ristrutturazione, che pure sono stati già effettuati da altri consiglieri regionali”.
Nei giorni scorsi, scrive il quotidiano, la Regione aveva chiesto alla Giano di coinvolgere nel progetto per il nuovo Collana le associazioni del territorio. Al momento ce ne sono due che in effetti continueranno ad usufruire dell’impianto, Il Garofano e la Cag, ma non sono le società che hanno concorso al bando di gestione pluriennale.
Cuomo: “Contestiamo le modalità dell’affidamento”
Al termine della riunione è intervenuto Sandro Cuomo, presidente comitato associazioni ex Collana. Ha spiegato che le associazioni non hanno mai contestato la sentenza del Consiglio di Stato, quanto piuttosto le modalità di affidamento successive alla sentenza.
“Il primo passaggio che ci ha fatto riflettere è stato quando l’Aru stava procedendo ad assegnare i lavori per le Universiadi, ma poi viene commissariata e il commissario Latella fa stralciare il Collana dalla Universiade. Questo ha dato modo alla sentenza favorevole all’affidamento a Giano e uscita di lì a poco, di non rilevare più il prevalente interesse pubblico. Neppure il tempo di eseguire la sentenza ed ecco che l’impianto viene di nuovo fatto rientrare nell’Universiade. Una grandissima confusione all’origine di una disparità di trattamento”.
Non solo, aggiunge Cuomo.
“Inoltre viene stipulato con la Regione un atto aggiuntivo alla precedente convenzione che stabilisce che il costo complessivo di 7 milioni, interamente a carico di Giano, per i lavori da effettuare, è lievitato a 15 milioni e che la differenza se la accollerà la Regione. Perché la Regione dovrebbe concorrere in una operazione privata?”.
Borriello: “Non abbiamo mai condiviso il bando”
L’assessore comunale allo Sport, Ciro Borriello, ha ribadito che il Comune di Napoli non ha mai condiviso il bando.
“Anzi eravamo pronti a creare un accordo diverso alla gestione pluriennale, con modalità di concessione annuale. Se questo impianto è stato tenuto aperto in questi anni è solo grazie al lavoro e all’impegno delle associazioni. Le attività commerciali non si potevano fare prima non si possono fare ora, perché i vincoli urbanistici comunali non sono cambiati”.
Ciarambino: “Vergognoso l’atteggiamento della Regione”
Duro l’intervento della Ciarambino. La capogruppo regionale Cinque Stelle ha dichiarato che è
“vergognoso che la Regione, a fronte di decine di associazioni che rappresentano le istanze di migliaia di cittadini napoletani, in Commissione Trasparenza abbia avuto il coraggio di mandare un funzionario che ha detto di non sapere nulla di quello di cui stavamo parlando. Questa è l’attenzione che De Luca e la giunta regionale hanno nei riguardi delle istituzioni e dei cittadini. Sullo stadio Collana sembrerebbe sia stato fatto un vero e proprio pasticcio con poca trasparenza e poca chiarezza riguardo all’assegnazione a un privato”.