Giusta la punizione del raddoppio di Milik, ma ci sono due contatti dubbi in area
Una conduzione di gara non impeccabile quella di Piccinini. Lo scrive Giorgio Marota nella rubrica dedicata alla moviola di Napoli-Verona sul Corriere dello Sport.
L’arbitro, neopromosso in Serie A, ha elargito 6 gialli e fischiato 28 falli, ma non è intervenuto in situazioni un po’ al limite ed è invece poi diventato troppo severo.
Innanzitutto c’è la punizione da cui nasce il gol del 2-0. Faraoni trattiene Zielinski e viene ammonito ma, come lui stesso fa notare, anche lui viene trattenuto dal polacco. Poiché però il fallo di Faraoini precede quello di Piotr fa bene l’arbitro a fischiare.
Ci sono poi due episodi dubbi. Il primo è l’abbraccio di Faraoni a Milik in area, al 27’ del primo tempo. Il calciatore del Verona impedisce all’attaccante del Napoli di saltare. L’arbitro non fischia e nemmeno il Var, quindi, può intervenire.
Al 27’ della ripresa, invece, Malcuit spinge Salcedo mentre sta saltando.
Per entrambi gli episodi, scrive Marota, restano dubbi, ma il metro di giudizio adottato dall’arbitro almeno è stato lo stesso.
Nella consueta pagella post partita il quotidiano sportivo attribuisce a Piccinini 5,5. Il giudizio:
“La partita è semplicissima, non ci sono casi estremi bensì ‘rigorini’ sui quali non bisogna appigliarsi: ma è la gestione che lascia perplessi, un po’ blanda, priva di una autorevolezza che pure sarebbe agevole da scovare. Non ci sono danni significativi ed è un buon segnale, almeno questo”