Il capitano del Napoli dovrebbe richiamare all’ordine parenti e amici che peggiorano la situazione. Resta il rebus tattico: che compromesso troverà con Ancelotti?
Libero scrive del primo momento di tensione che Ancelotti si trova a dover fronteggiare al Napoli. E che ha a che vedere con uno spogliatoio
“che, nei suoi pilastri, inizia ad essere un po’ irrequieto”.
Mertens, che è il più in forma in squadra, manifesta “senza polemiche ma con schiettezza” la volontà di rinnovare a fine anno.
Ma soprattutto il problema riguarda Insigne.
“Deve capire che non è più il ragazzetto locale di grande talento, è un ventottenne con tanto di fascia di capitano al braccio. Forse è arrivato il momento che inizi a mettere di più la squadra davanti ai suoi interessi personali (e a richiamare all’ordine parenti e amici vari, che non fanno altro che peggiorare la situazione)”.
Se Ancelotti aveva deciso di escluderlo già a inizio settimana aveva le sue buone ragioni, scrive il quotidiano. Ora, scontata la punizione, Lorenzo si riconcilierà con l’allenatore, ma resta un rebus tattico da risolvere.
A Insigne non piace giocare da seconda punta né da esterno nel centrocampo a quattro, dove invece lo vuole tenere Ancelotti.
“Si giungerà a un compromesso, perché Insigne non sarà Maradona, ma non è neanche Datolo”