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Sconcerti: Mancini riporta il decisionismo in Nazionale. Mancava da Lippi

Sul Corriere della Sera scrive che era dai tempi di Lippi che non c’era questa sicurezza, questo decisionismo e questa fortuna nel dirigere la Nazionale

Sconcerti: Mancini riporta il decisionismo in Nazionale. Mancava da Lippi

L’Italia che andrà agli Europei è una squadra affidabile, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera e il merito è di Mancini.

“Mancini ha dato alla sua giovane Italia la voglia di provare a giocare a calcio. Anche quando è in difficoltà”.

L’ultima mezzora del primo tempo “è stata una delle migliori dimostrazioni di gioco degli ultimi anni”. Il calcio della Nazionale è stato, per lunghi tratti. “Calcio vero, pensato, quei tipi di momento che rendono sul campo improvvisamente tutti più intelligenti”.

E’ stato allora che si è chiusa tecnicamente la partita, poi ci siamo accontentati, pensando fosse finita ed è arrivato il rigore causato da Sensi.

A quel punto, però, Mancini ha cambiato la partita. Ha inserito Belotti al posto di Immobile, un cambio che ha raccontato la sua scontentezza. Voleva riprendere in mano la partita e vincerla.

“E resta Mancini alla fine il protagonista di questo inizio illuminato di torneo. Ha dato personalità, gioco e schemi diversi”.

Non solo. Il ct sbaglia pochissimo, scrive Sconcerti. Belotti aveva segnato due gol all’Armenia, e invece gli ha preferito Immobile. E Ciro ha segnato. Ha messo Acerbi al posto di Romagnoli e Acerbi è stato uno dei migliori. Ha insistito su Chiesa ed è stato ripagato.

“Era dai tempi di Lippi che non c’era questa sicurezza, questo decisionismo e questa fortuna nel dirigere la nazionale”.

Sconcerti scrive che non avrebbe mai immaginato che dopo Ventura potesse accadere tutto così in fretta.

“Resta da capire il nostro livello ultimo. A questi ritmi siamo i migliori, ad altri è ancora da scoprire. Ma è un buon dubbio in un momento in cui la Germania è in difficoltà e tutti stanno ricercando una squadra.
Noi l’abbiamo trovata”

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