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Lecce-Napoli 1-4, pagelle / Il turnover è questione da maestri. Llorente centravanti old style

Riappare Ospinik e tenta un suicidio alla Salvini. Insigne sta diventando un ragazzo concreto. La squadra habla espanol anche senza Callejon

Lecce-Napoli 1-4, pagelle / Il turnover è questione da maestri. Llorente centravanti old style

OSPINA. Riappare Ospinik e tenta un suicidio alla Salvini, lasciamelo dire Ilaria cara. Nel senso che crea e distrugge nel giro di qualche secondo. Dapprima fa un paratone su Majer indi si mette a inseguire la pelota facendo un’ospinata incredibile. Rigore per i giallorossi del Salento. Da segnalare anche un paio di rilanci sbagliati. Nel finale smanaccia su San Palo un tiro di Tabanelli – 5,5

E’ inspiegabile quello che ha fatto, Fabrizio. Insieme a Malcuit, credo che renderà parecchio travagliata la serata di Ancelotti, a ripensarci. E’ vero che si riscatta, ma quando riesci a far guadagnare agli avversari un rigore del genere non c’è riscatto che tenga – 5

MALCUIT. Col turnover si rivede finanche Riccioli Biondi e a dire il vero ci aspettavamo qualche cross in più per le due inedite Torri Gemelle di oggi. Ma il Napoli predilige la sinistra, si sa, e Malcuit spinge a destra senza però mai fare il vuoto. All’80’ l’unico guizzo dei suoi, quando si libera di un avversario e serve il Ladro Gentiluomo ispanico – 6

Un grande Mah, con l’iniziale maiuscola come quella del suo cognome – 5 

MAKSIMOVIC. Re Carlo fa riposare l’Ellenico dopo il memorabile martedì sera di Champions e il Corazziere Serbo gioca da titolare la sua seconda partita consecutiva. Al 9’ Tabanelli lo strattona impunemente ma Maksi rimedia subito dopo. Oggi il Napule di dietro è chiamato perlopiù a gestire con attenzione, soprattutto quando il Lecce va sull’uno a tre – 6

Non fa rimpiangere il greco nemmeno per un attimo. Sempre attento e preciso – a parte forse qualche leggerezza iniziale – ottimo sulle palle alte. Una sicurezza anche per Koulibaly – 6,5

KOULIBALY. Si è ripreso, Ilaria, e ha confermato la resurrezione vista con i Reds. Imposta, difende, blocca, anticipa. E fa anche lo spazzino all’uopo, buttando via quando occorre – 6,5

Non esagera, fa quello che deve, con la possenza fisica e l’intelligenza. Sa che è inutile disperdere energie e le centellina. Solido – 7

GHOULAM. Sta in campo per novanta minuti interi e già questa è una notizia. A sinistra, come dicevamo, c’è parecchio movimento e Ghoulam macina i suoi chilometri, al solito. Altro segnale di speranza per il futuro – 6,5

Credo siano 95 i minuti, il che è una notizia ancora più bella di quella che hai dato tu. Lentamente, ma ritorna. Non è ancora quello a cui ci ha abituati ma partecipa bene all’azione – 6 

ELMAS. Rispetto a San Piotr, che con lui forma la coppia di centro lì in mezzo, questo ragazzino macedone ha una dote formidabile: sa dare virtuose palle verticali, come desidera il mago in panca. Tipo quella che dà a Milik al 12’. Nella ripresa cala, è vero, però Elmas non può che migliorare – 6,5

Non lascia il segno come nelle precedenti gare. Per di più, sembra piuttosto nervoso tanto da beccare un giallo. Non per questo merita un voto inferiore alla sufficienza, anzi, è che quando ci si abitua a livelli alti, appena cali un po’ inevitabilmente si avverte – 6

CALLEJON dal 74’. Subentra per dare celluline grigie alla gestione – 6

Entra nel momento in cui il Lecce continua a spingere nonostante il netto svantaggio. E qui ci sta un elogio della squadra di Liverani, Fabrizio. E naturalmente la consapevolezza che quando entra Callejon è sempre un bene: dà fiducia come nessun altro – 6

FABIAN RUIZ. Il Napule cambia pelle senza sosta – una girandola di quattro quattro due, quattro quattro tre, quattro due tre uno in novanta minuti – e l’Aquila Fabian stavolta fa il Camaleonte senza frontiere. E segna pure – 7

Che gran sinistro, Fabrizio, mamma mia! Sembra che la partita contro il Liverpool gli abbia fatto solo il solletico – 7 

ZIELINSKI. L’hombre orizzontale, a differenza di Elmas, sbagliando anche alcuni appoggi semplici. Epperò è lui che vince un contrasto e imbuca quella palla per il conterraneo Arcadio, da cui origina lo zero a uno – 6

Credo di aver sentito i commentatori nominarlo per prima volta a partita decisamente inoltrata. Non si fa notare, ma ci mette il suo comunque – 6 

INSIGNE. Poco alla volta sta diventando un ometto concreto, il nostro Lorenzo. Certo, le palle che perde sono figlie della sua cieca caparbietà, talvolta irritante come al 32’. Ma segna un rigore non facile, ripetendolo dopo un suo sbaglio, e Llorente fa la doppietta grazie a lui – 6,5

Un gol e un assist. Che cosa chiedere di più? – 7 

MILIK. Arcadione nostro, Ilaria, deve fare il secondo, la spalla al Ladro Gentiluomo. La sensazione è che debba recuperare nella psiche, non solo nel gioco. In ogni caso, Llorente sfrutta quel rimpallo vincente al 28’ proprio dopo un tiro del polacco – 6

Diciamo che si vede solo quando entra nell’azione del vantaggio di Llorente, Fabrizio. Ma ci sta, visto il tempo passato fuori dal campo – 5

LOZANO dal 72’. Potrebbe fare l’uno a cinque ma Gabriel respinge – 6

Tenta il numero, ma non va – 6

LLORENTE. Qua, Ilaria cara, teniamo un centravanti old style, una roba diversa da Cavani o Higuain ma tremendamente efficace. Eccome se fa male Llorente negli spazi dove il tempo sembra essere sospeso e inutile. Questi ritagli sono l’habitat naturale del Ladro Gentiluomo. Due gol e un rigore guadagnato – 7,5

Un attaccante è chi sa dove andrà a finire il pallone, si apposta esattamente nel punto in cui deve, ci mette un piede e in modo nemmeno troppo complicato e arzigogolato fa gol. Ecco, questo è lo spagnolo, da quando Ancelotti lo ha messo in campo la prima volta. Viva i giocatori in età da pensione e svincolati se sono tutti così – 8

LUPERTO dall’86’. Re Carlo gli concede qualche minuto sul suolo natìo. Bentornato anche a lui – senza voto

A me questo ragazzo dà sempre un’idea di grande solidità – sv 

ANCELOTTI. Il Napoli ha nove punti dopo quattro giornate, di cui ben tre giocate in trasferta. L’unica sconfitta con la Giuve, nel modo in cui sappiamo. La squadra segna a ripetizione e oggi habla espanol senza Callejon. Il turnover è questione di maestri e non aggiungo altro – 8

Gestisce benissimo il turnover e per la miseria, Fabrizio, ma sta adattando la rosa in modo straordinario. Questi ragazzi gli daranno soddisfazione e spero anche a noi – 8 

ARBITRO PICCININI. Gli tocca molto caos tra cartellini gialli e rigori, ma applica le regole alla perfezione, giuste o sbagliate che siano – 6,5

Concordo – 6 

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