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Le avversarie dell’Italia nel Mondiale femminile: Australia, Giamaica e Brasile

La Gazzetta analizza il modo di giocare, le tattiche e le strategie delle squadre che si scontreranno con la nostra Nazionale. E indica le giocatrici da tenere d’occhio

Le avversarie dell’Italia nel Mondiale femminile: Australia, Giamaica e Brasile

La Gazzetta dello Sport analizza le nazionali femminili avversarie di quella italiana ai Mondiali appena iniziati. Nel girone delle azzurre ci sono Australia, Giamaica e Brasile.

Le australiane sono al loro settimo mondiale. La Gazzetta le definisce “un mix di esperienza e gioventù”. Sono al sesto posto nel ranking Fifa, 12 di loro hanno più di 50 presenze in nazionale, nonostante l’età media della squadra sia una delle più basse del torneo.

Le allena Ante Milicic, dalla mentalità molto aggressiva, capace di trasformare spesso il 4-4-2 in uno spregiudicato 4-2-4. Il credo dell’allenatore è il possesso palla.

“aggredire subito per piegare l’avversario al tuo gioco”.

L’Australia è la prima squadra che si scontrerà con l’Italia. La nostra Nazionale, per non cadere nella trappola,

“dovrà cercare di batterla con le sue stesse armi, come ha fatto l’Olanda nell’ultimo test match settimana scorsa a Eindhoven soffocandola con un 3-0 fatto di pressing e difesa alta”.

Le australiane, scrive la Gazzetta, hanno molta fisicità ma sono poco disciplinate dal punto di vista tattico, soprattutto in fase difensiva.

La stella della squadra è il centravanti San Kerr, “terminale offensivo micidiale”: 25 anni, 77 presenze in nazionale e 31 gol. Gioca nei Chicaho Red Stars statunitensi e nel Perth Glory australiano.

“Come lei, molte delle Matildas, infatti, sfruttano l’inversione stagionale per giocare in Usa durante la pausa domestica: sono dunque atleticamente molto preparate”.

Da tenere d’occhio anche gli esterni di attacco: De Vanna, Gielnik e Raso. E, sulla fascia destra, la 19enne Ellie Carpenter, forte sia in fase difensiva che offensiva.

C’è poi la Giamaica, la squadra più giovane del torneo, con un’età media di 23,7 anni. Le Reggae Girlz della figlia di Bob Marley , Cedenna, sono al loro debutto nella Coppa del mondo. La Giamaica è la prima nazione caraibica nella storia che approda alla fase finale del Mondiale.

Sono guidate dal coach inglese Hue Menzies, con un’esperienza pluri-trentennale nelle migliori università statunitensi. Il suo modulo preferito è il 4-3-3:

“la difesa è forte fisicamente, molto compatta e pressa molto alto per indurre all’errore e sfruttare la velocità delle ripartenze con aperture immediate sugli esterni”.

La stella della squadra e Khadija “Bunny” Shaw, alta 1,80 e incredibilmente veloce, con il più alto rapporto gol/presenze tra le giocatrici presenti al Mondiale, davanti a Marta e Miedema.

22enne, gioca da quando aveva 14 anni. Il Guardian l’ha nominata calciatrice dell’anno ed è la prima calciatrice caraibica ad aver firmato un contratto da testimonial con la Nike.

Gioca all’estero, come tutte le sue compagne: ieri ha firmato il suo primo contratto professionistico con il Bordeaux.

Il Brasile sta attraversando uno dei momenti peggiori della sua storia. Il tecnico, Oswaldo Fumeiro Alvarez è duramente contestato dalla stampa nazionale che lo accusa di avere un gioco privo di sperimentazione e inventiva, con un vecchio 4-4-2 e tante giocatrici fuori posizione.

Il suo metodo di gioco tende ad affaticare troppo la stella delle “Canarinhas”, Marta, che arriva appannata in zona gol. Anche la difesa presenta gravi lacune, per l’assenza dell’infortunata Rafaela: il suo rimpiazzo, Erika, non è considerata all’altezza.

Saranno le avversarie dell’Italia nell’ultima gara. Nonostante il momento non troppo positivo restano avversarie temibili, con esperienza. A centrocampo possono contare su Thaisa, faro del Milan, che conosce molto bene le sue avversarie, e sulla 41enne Formiga, la più anziana del Mondiale che, se schierata, diventerà la giocatrice più anziana nella storia della Coppa.

Marta è affaticata, ma ha vinto sei volte il premio Fifa di miglior giocatrice dell’anno. Questo è il suo quinto mondiale. 33 anni, è una leggenda del calcio mondiale e, con le sue 15 reti, la migliore marcatrice della Coppa del mondo all-time. E’ il capitano della squadra verdeoro. Anche se con l’età ha smesso di muoversi tanto e resta ferma in area di rigore, rappresenta sempre un pericolo per le avversarie.

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