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Coppe sfortunate. L’amaro percorso di esclusione del Napoli dall’Europa

Il Corriere dello Sport ripercorre l’avventura degli uomini di Ancelotti prima in Champions e poi in Europa League

Coppe sfortunate. L’amaro percorso di esclusione del Napoli dall’Europa

Un Napoli sfortunatissimo in Europa, quello di quest’anno, nonostante la Champions fosse iniziata sotto i migliori auspici. La storia degli episodi europei da dimenticare è raccontata dal Corriere dello Sport nello speciale di oggi dedicato alla squadra di Ancelotti.

Gli elementi necessari c’erano tutti: “classe, esperienza e, soprattutto, un allenatore vincente, abituato a calcare quei palcoscenici così prestigiosi”. Le avversarie, però, erano di tutto rispetto, tra Paris Saint Germain e Liverpool.

Eppure, è la terza squadra da incontrare a impensierire da subito: il 18 settembre, nell’inferno di Belgrado i nostri non riescono a schiodarsi da un misero pareggio a reti inviolate, nonostante le occasioni avute di andare in gol.

Contro il Liverpool, ad ottobre, si vide un grande Napoli, con una vittoria per 1-0: una partita completamente dominata dagli uomini di Ancelotti, che misero letteralmente alle corde la squadra dei Reds. Il gol fu di Insigne, forse il momento più alto del suo campionato.

Un ottimo Napoli anche quello visto tre settimane dopo a Parigi contro la squadra dell’ex Cavani. Anche qui fu Insigne a sbloccare il risultato, poco prima della mezzora, poi però, ci fu l’autorete di Mario Rui che spezzò per un attimo le illusioni. Ci pensò Ciro Mertens a ristabilire il vantaggio ma i francesi sono ossi duri a morire e infatti, a tempo scaduto, guadagnarono il pareggio con Di Maria.

Per il Napoli fu una doccia fredda e forse la squadra non è mai riuscita a reagire al colpo. La gara di ritorno al San Paolo si concluse con un pareggio con gol di Bernat e di Insigne, quest’ultimo su rigore.

Siamo a novembre e si ripresenta la Stella Rossa. Due gol di Mertens e uno di Hamsik riescono a chiudere la pratica con un 3-1.

La qualificazione è decisa ad Anfield, in dicembre. Il Napoli cade sotto i colpi di Salahm che firma la vittoria del Liverpool e decreta l’esclusione degli azzurri dalla massima competizione europea e il loro approdo in quella della sorella minore Europa League. Il tutto con un punteggio di 9 punti.

L’Europa League non inizia affatto male. Il Napoli elimina lo Zurigo, poi il Salisburgo, che al San Paolo viene colpito dai due gol di Milik e Ruiz e dall’autorete di Onguéné). Gli austriaci si vendicheranno in casa, sconfiggendo il Napoli 3-1.

Ai quarti la squadra di Ancelotti ha la sfortuna di incappare nell’Arsenal di Emery che la affonda sia all’Emirates (indimenticabile, purtroppo, l’autogol di Koulibaly) che a Napoli.

Un addio all’Europa che ancora ha il sapore più amaro del mondo.

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