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Pirlo come Adani: no a Mancini (e alla Nazionale) per parlare di calcio a Sky

L’ex regista sarebbe entrato nello staff azzurro, ma il doppio ruolo è stato giudicato incompatibile da Fabbricini e Costacurta.

L’articolo del Corsera

Andrea Pirlo segue le orme di Daniele Adani. Sembra una frase incredibile, data la differenza di qualità tecnica tra i due (ex) calciatori, e ovviamente non ce ne voglia il buon Lele. Però è andata esattamente così: Pirlo ha detto no a Roberto Mancini – che l’avrebbe voluto nello staff della sua nazionale – a causa del recente contratto firmato con Sky. La stessa cosa successe nell’autunno 2014, quando il Mancio subentrò a Mazzarri sulla panchina dell’Inter. Allora, Adani preferì continuare a fare televisione piuttosto che diventare il suo allenatore in seconda.

Il Corsera in edicola questa mattina ricostruisce la vicenda: «Era nell’aria da qualche giorno. Ora ecco la certezza: il ritorno in azzurro di Pirlo salta per il suo fresco contratto da opinionista Sky. Il doppio incarico è stato evidentemente giudicato incompatibile dalla Federazione. La decisione, condivisa, è arrivata “in totale serenità” ieri durante un incontro fra Pirlo, il subcommissario Costacurta e il team manager Oriali. Non è stata una sorpresa. Fin da quando, attorno a metà luglio, si era iniziato a parlare della possibilità del suo inserimento nello staff, il commissario federale Roberto Fabbricini aveva infatti espresso le proprie riserve sulla situazione spiegando che si sarebbe riservato di valutare la compatibilità dei ruoli. Secondo l’Ansa un altro ostacolo decisivo riguarderebbe dagli sponsor personali dell’ex regista oggi 39enne».

Diverso il discorso per Paolo Maldini. Anche lui è stato recentemente cooptato per due incarichi: brand ambassador di Dazn e direttore sviluppo area sport nel (suo) Milan. La differenza con Pirlo sta nel primo incarico: Maldini non farà il commentatore, o almeno questa è stata la puntualizzazione del club rossonero.

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