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Sconcerti: «Il dominio Juventus è nato con Calciopoli»

Sul Corriere: «La Juventus ha ottenuto di non far crescere gli altri. Moratti, Berlusconi, Sensi sono spariti, Agnelli comanda il calcio italiano»

Sconcerti: «Il dominio Juventus è nato con Calciopoli»
Michele Uva e Andrea Agnelli

Stralci dell’analisi di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera

(…) È vero che – la Juventus – è rispettata dagli arbitri, dal potere. Ma è vero che ha fatto di Calciopoli il suo nuovo inizio, una nemesi quasi violenta per l’insistenza con cui ha cancellato qualunque gerarchia. Il nuovo ciclo della Juve comincia da quella umiliazione di cui troppe volte si dimentica il particolare più importante: è stata pagata. Non è stato regalato nulla. Quel giorno ha cambiato il calcio italiano, si è aperta la corsa a una successione i cui costi hanno cancellato perfino i padroni più ricchi.

La fine degli altri

Moratti ha vinto, ma ha dovuto vendere. Berlusconi ha capito che la corsa era diventata insopportabile. Anche la Roma della famiglia Sensi ha fatto in fretta un passo indietro. La Juve è stata l’unica a mantenere i suoi proprietari, la sua storia, il senso comune dei propri investimenti. Se il primo effetto di Calciopoli è stato cancellare la Juventus, il secondo è stato quello di sfinire Milano. (…)

Roma e Napoli

Roma e Napoli sono stati gli avversari inespressi di questi anni senza Milano, ma non sono riusciti a costruirsi. (…) Ma non è mai colpa di chi vince. Tocca agli avversari adeguarsi. Napoli e Roma sembrano nel tempo essersi sfiniti e Milano continua a vivere con troppi traumi. In sostanza la Juve ha diviso e comandato il calcio per questi lunghi anni, vincendo molto e progredendo abbastanza, ma soprattutto ottenendo di non far nascere gli altri. E potrà mandarsi via solo sbagliando in piena autonomia.

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