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La Gazzetta: «La Juventus vince lo scudetto più sofferto ma anche più discusso»

Garlando: «L’ombra del dubbio entrerà negli almanacchi insieme ai gol di Douglas Costa e Higuain. Un grazie al Napoli e alla magia del gioco di Sarri»

La Gazzetta: «La Juventus vince lo scudetto più sofferto ma anche più discusso»
Pjanic e Rocchi (Ciambelli)

Ecco stralci dell’analisi di Luigi Garlando su La Gazzetta dello Sport

Garlando parte scrivendo di scudetto virtuale, nel senso che non c’è ancora la certezza matematica, proprio nell’anno del Var.

“La Juve ce l’ha in tasca, ma non può festeggiarlo, perché in teoria il Napoli può ancora recuperare uno svantaggio di 6 punti e di 16 gol nelle ultime due giornate. In teoria, appunto. Nei fatti, dopo il pareggio interno del Napoli col Toro: ecco il leggendario settimo scudetto di fila per i bianconeri. Il più sofferto e quindi probabilmente il più goduto. Ma anche il più discusso”.

L’ombra del dubbio

“Vero che la sentenza di un campionato è sempre onesta, perché in una maratona di 38 partite non ci si nasconde, non si bara; i valori reali vengono a galla come l’olio. Vince sempre il più forte. La Juve ha vinto perché è la più forte: per rosa, testa, società, individualità. Per quasi tutto, a parte il gioco. Ma è anche vero che la Var di Orsato in Inter-Juve, in uno snodo decisivo del torneo, ha fatto la storia di questo scudetto. L’Inter che ha rimontato in 10 i bianconeri, sarebbe stata rimontata nel finale da un avversario in 10 (Pjanic doveva essere espulso)? Il campionato avrebbe imboccato un altro sentiero? L’ombra del dubbio entrerà negli almanacchi insieme ai gol di Douglas Costa e Higuain”.

Un grazie al Napoli

“Quanto alla corsa scudetto, dobbiamo un grazie grande come una casa allo splendido Napoli che l’ha tenuta viva ed eccitante così a lungo, pur avendo potenzialità infinitamente inferiori. Merito di Sarri e della magia del suo gioco. Poi, alla lunga, l’esperienza di vertice e la profondità di panca hanno fatto la differenza. Dire «scaldati» a Dybala non è come dirlo a Giaccherini. Ma ha pesato anche l’empatia ambientale. Vedi la simpatica vigilia di Napoli-Toro cucinata da De Laurentiis a Sarri.

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