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Sconcerti: «Nel calcio vincono i ricchi, lo dice Sarri in Italia ma anche la Juve in Europa»

Il commento di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera: «Essere ricchi è condizione necessaria ma non sufficiente per vincere. Se i ricchi sono 10, uno solo vince, gli altri 9 perdono».

Sconcerti: «Nel calcio vincono i ricchi, lo dice Sarri in Italia ma anche la Juve in Europa»
Allegri e Sarri

Il commento sul Corsera

Aumentano le vittorie in trasferta in Serie A, e il Corriere della Sera dedica un’analisi a questo fenomeno in apertura della sezione Sport. I numeri sono eloquenti: «Trent’anni fa, campionato
di serie A 1987/88, finiva «2» una partita su sei (16%). E se quest’anno siamo arrivati addirittura a più di una su tre (36%) significa che qualcosa è cambiato, e parecchio, sul campo e anche nella mente di chi ci scende in campo».

Il Napoli è parte attivissima di questa situazione: la squadra di Sarri ha il miglior rendimento esterno della Serie A, 39 punti conquistati su 45. La Juventus tocca quota 38. Mario Sconcerti commenta questa tendenza (non solo italiana) partendo da un punto fondamentale: «Il problema della diversa qualità è enorme e toglie al calcio la qualifica di sport per lasciarlo all’ambito del grande spettacolo. Sport è quando tutti corrono con quel che hanno naturalmente. Il calcio ha un mercato, quindi diverse fasi di ricambio che significano diversi scalini di ricchezza. Il calcio premia i migliori, quindi premia i più ricchi. La prima legge non scritta del calcio dice che per vincere bisogna essere molto ricchi. Lo dice Sarri in Italia, ma può dirlo anche la Juve in Europa».

Secondo Sconcerti, esiste anche la seconda legge: «Essere ricchi è condizione necessaria ma non sufficiente per vincere. Se i ricchi sono 10, uno solo vince, gli altri 9 perdono. E si staccano, devono arrangiarsi. Soprattutto, da noi, chiunque deve rimanere in A per restare vicino agli introiti televisivi. Quindi avere squadre modeste ma sicure, da 35-40 punti. È questo che ha tolto i giovani dal campionato. I giovani sono speranza, non certezza di rendimento». Il fenomeno è ampio e complesso, Sconcerti parla anche dei tecnici di Serie A e del loro modo di giocare. Ma la parte più interessante è quella sui fatturati, sulle squadre ricche che vincono. Una valutazione inconfutabile, confermata dagli e negli albi d’oro.

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