Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Inter: «Calciatori che vogliono giocare di più? Le presenze non fanno classifica».
In conferenza stampa
Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Inter: «La sconfitta con l’Udinese deve insegnarci soprattutto a reagire, una cosa fondamentale per noi. È da luglio che stiamo tentando di reagire a quello che è successo precedentemente. Siamo dentro la figura che volevamo essere. Eravamo in cerca di una rotta giusta e ora stiamo camminando dentro quella rotta. Ci sta perdere, la Juventus ne ha perse due, per esempio. Niente nel primo tempo mi lasciava pensare a una sconfitta. Abbiamo sbagliato delle valutazioni sulla linea difensiva che finora non erano capitate, ora abbiamo lavorato e non ricapiteranno. Sono tranquillissimo».
Turn over e titolari allargati: «Qualcuno ha avuto meno possibilità, è vero. Per quanto mi riguarda, conta il valore di quello che vedo ogni giorno. Conta la voglia che hai ogni giorni di migliorarti e la vedo in tutti i miei calciatori, ho completa fiducia in loro. Se a loro dico che non ho fiducia, poi come rientro nello spogliatoio?».
Spalletti sul mercato: «Se a Ausilio e Sabatini capiterà la palla al balzo, la butteranno dentro come Icardi e Perisic. Cercheremo l’occasione. Qualcosa è cambiato, rispetto all’inizio. Siamo partiti con delle previsioni e delle possibilità e poi abbiamo dovuto sterzare, ma non bisogna tirarsi indietro coi primi problemi. Ma è giusto che prima di esprima la società, non ci saranno budget importanti da gestire, ci facciamo carico delle nostre competenze, di dare tutti il massimo. Noi possiamo arrivare dove vogliamo».
Gli eventuali addii di gennaio: «Nessuno ha palesato la volontà di essere ceduto. Preferisco avere a che fare con calciatori che dicano che vogliono vincere di più e non giocare di più. Le presenze non fanno classifica. A me interessa la classifica dell’Inter. Uno vuol andare via, l’altro non lo riusciamo a reggere, Skriniar ce lo chiedono tutti e poi dobbiamo vincere il campionato. Ne sento pochi alla Juve che dicono che vogliono andare via e che hanno dubbi su presenze, sento parlare spesso di vittorie. Questo deve essere il nostro riferimento».
