Cosa è successo nei primi 45′ di Napoli-Shakhtar: la partita a calcio(tennis), l’occasione iniziale di Callejon, il palleggio artistico degli ucraini di Fonseca.
Bravo Fonseca
Una notte complicata, davvero complicata. Il Napoli deve vincere ma non sembra possedere i numeri per riuscirci davvero. Il primo tempo della sfida con lo Shakhtar sembra aprirsi nel modo giusto, gioco Insigne-to-Callejon e grande tempismo di Pyatov in uscita. Sarà una delle due occasioni in tutto costruite dal Napoli, la seconda è un tiro a giro di Insigne dopo una splendida palla nello spazio di Hamsik.
In mezzo, c’è un avversario che risponde colpo su colpo, azione dopo azione, sembra tennis anziché calcio. Lo Shakhtar di Fonseca palleggia in maniera forse addirittura più estetica ed artistica di quella del Napoli, perché ogni calciatore controlla e tratta benissimo il pallone, il senso del loro gioco è creare lo spazio attraverso scambi di possesso e di posizione, movimenti coordinati e continui. Un po’ come il Napoli, anche se la disposizione in campo e quindi gli spazi occupati sono diversi. Il Napoli corre due grandi rischi, su un pallone perso da Diawara e su un’incursione in area di Marlos. Nel primo caso, Taison spedisce a lato a tu per tu con Reina; nel secondo, il tiro col piede opposto dell’altro brasiliano trova pronto Reina. Il portiere spagnolo è attento anche su un tiro di Fred, nel finale di tempo.
Sarà una seconda frazione complessa, perché il loro sistema difensivo è solido e raramente va in tilt. Il Napoli dà la sensazione di poter far male quando riesce a salire compatto nella metà campo avversaria, ma finora è successo poche volte. Perché la palla passa, una volta la squadra di Sarri e un’altra quella del bravissimo Fonseca. E allora bisogna alzare ritmo e intensità, per essere più bravi contro una squadra che gioca. Proprio come fa il Napoli, anche se in maniera diversa.
