La conferenza stampa di Maurizio Sarri al termine di Napoli-Cagliari: «Le nazionali sono una problematica enorme, oggi abbiamo fatto bene».
In conferenza stampa
Maurizio Sarri in conferenza stampa nel postpartita di Napoli-Cagliari: «La sosta ci porta ad esaminare la problematica enorme delle nazionali. I calciatori, nei primi tre mesi, stanno 70 giorni con la nazionale. Se fossi un presidente, sarei già ricorso a tutti i tribunali europei. Questa, però, è una difficoltà di tutte le squadre europee: la mentalità sta proprio nel superare queste difficoltà».
Il Napoli e la saggezza nella gestione: «Il periodo di riferimento, 40 giorni, è ancora troppo breve. Non possiamo avere certezze. Dovremo avere continuità nell’attenzione senza tirare fuori quei momenti che possono costare dei punti. Vediamo sul lungo termine, per un mese può riuscire a tutti, per sei mesi a pochi e per un anno ad una squadra sola».
Tre anni dopo, questo è il Napoli di Sarri? «All’inizio del secondo tempo abbiamo giocato in un modo che mi ha fatto divertire, con tecnica e velocità. Spero sempre che non siamo arrivati al nostro apice, che ci siano ancora dei margini. In certe cose si può ancora migliorare. Se fosse così, sarebbe tanta roba».
Mario Rui: «Per palleggiare è adattissimo, muove la palla, ha buona tecnica. Non è ancora completamente recuperato dopo l’infortunio dell’anno scorso, deve ancora crescere ma ha fatto dei passi in avanti».
Mertens risparmiato in Nazionale? «Non mi permetterei mai, ma sono tre giorni che cerco di contattare invano Martinez, il ct del Belgio».
Sarri e lo scudetto: «Parlarne sarebbe da presuntuosi, non è una scelta mediatica. Per lottare dipende dagli altri, ogni anno si dice che si lotterà, poi la Juventus vince ed è sempre più forte. Per me la Juve quest’anno è più forte delle sei precedenti che hanno vinto lo scudetto».
