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Roma-Napoli 0-1, pagelle / L’ambo di Lorenzo: il 24 della maglia e la fuga in classifica

I titolarissimi come marziani. A Koulibaly manca solo il segnale del divieto di accesso. La precisione di Jorginho

Roma-Napoli 0-1, pagelle / L’ambo di Lorenzo: il 24 della maglia e la fuga in classifica

Pagelle di Roma Napoli

REINA. Nella fine il suo principio: quella parata al 95’ sul tiro del turco-romano vale l’allungo in vetta. Per il resto corrono in suo aiuto ancora san Pala e santa Traversa (superiore). I suoi rinvii innerviscono giocatori e pubblico autoctoni: bene così – 7

Esce male al 12’, ma ci va bene lo stesso. Poi: devia pesantemente (anche se sul palo) il colpo di testa di Fazio; all’ultimo minuto, quando la partita, sull’1-0, era ancora apertissima, ci regala la bellezza di una parata da enciclopedia e la vittoria. Caro Fabrizio, se avessi fatto le pagelle della partita della Lazio contro la Juve, a Strakosha avrei messo 11: per equità, a Pepe tolgo solo un voto, ma non perché sia inferiore la goduria – 10  

HYSAJ. Non fa molto in fase offensiva ma il suo apporto dietro è efficace: un recupero su Dzeko all’11’, indi il duello con Kolarov – 6,5

Forse una sbavatura anche in difesa quando si perde il pacco di Peres, mi sembra, al 10’, inciampando nel pallone – 6,5

Dzeco: da cannoniere a martire

ALBIOL. Stasera i titolarissimi hanno una tenuta nervosa da marziani e l’Ispanico più di tutti, ovviamente insieme con Koulibaly. Dzeko è rimasto stritolato tra i due centrali: da cannoniere a martire – 7

Tante ottime chiusure. Il lavoretto che fa su Dzeco insieme a Kalidou è qualcosa di spettacolare. Ci mette anche un piedone salvifico a circa dieci minuti dalla fine – 8

L’asso piglia tutto si chiama Kalidou

KOULIBALY. Gli manca solo il segnale di divieto d’accesso. Non passa nessuno, Ilaria. Nes-su-nooooo. Le prende tutte e poi partecipa al palleggio. Un mostro, davvero un mostro – 7,5

Dzeko ci vorrebbe far credere che un confronto semplicemente maschio tra due giocatori sia un brutto fallo, tanto brutto da buttarlo letteralmente a terra, lui che è grosso quanto il nostro Koulibaly: tutto falso. Soprattutto nell’ultimo quarto è preziosissimo: velocissimo e sicuro. Due i piedoni che ci mette lui, nella fase finale. Diciamolo, Fabrizio: non ne ha sbagliata una – 8

GHOULAM. Al solito il taccuino è zeppo di appunti, la fascia sinistra azzurra è stata un incubo di Halloween per i romanisti. La pressione è tale che Ghoulam induce più di una volta i giallorossi all’errore. Nel primo gol di Insigne e quando poi Mertens manca il raddoppio. In più fa due cose meravigliose in difesa nel pathos del finale: una chiusura in scivolata sul cross di Bruno Peres e un’altra su Florenzi – 7,5

Il genio della fascia: ormai si gioca quasi solo lì – 7

Il frangiflutti contro cui sbatte la Roma

ALLAN. Un frangiflutti su cui sbatte tutto il centrocampo della Roma. E quando nel secondo tempo la squadra gestisce e resiste, Allan s’avventura spesso davanti con profitto – 7

Splendida la palla che serve a Insigne al 37’ del secondo tempo, che però viene parata. Settanta minuti di combattimento corpo a corpo in cui è stato impegnato a strappare palla agli avversari e buttarla avanti – 7,5  

Il Jorginho incazzato

JORGINHO. Nel primo tempo è lui che annichilisce i giallorossi. Si gioca in un fazzoletto al centro e lui regna senza problemi. Nel secondo cala un po’ ma concede comunque alcune giocate di altissimo livello – 7,5

È un incanto la sicurezza con cui gioca attorniato dai romani, così come la precisione con cui smista palloni ovunque. Non l’ho mai visto incazzato come con Florenzi, che effettivamente non tocca neanche di striscio. Diverse le incursioni in area, in una in particolare se ne scarta 3 o 4 e poi ripassa palla sulla fascia. Svizzero – 8  

DIAWARA dal 72’. Venticinque minuti mantenendo i nervi saldi. Contava solo questo – 6,5

Appena entrato manda un pallone in area per Mertens che è un dipinto di Picasso. La sua sfortuna è che sostituisce Jorginho ma hai ragione tu: sangue freddo – 6

HAMSIK. È poco appariscente ma molto concreto: spezza sovente le trame romaniste, con anticipi e interdizioni. Qualche sbaglio ma meno della media di quest’anno – 6,5

Al 26’ allarga in maniera meravigliosa cogliendo Insigne che è lanciato sulla fascia sinistra: sembra lontanissimo, Lorenzo, invece non solo ci arriva ma, anche quando viene chiuso, riesce a darla sulla destra. Una bella girata con colpo di testa e diversi movimenti in attacco – 7  

ZIELINSKI dal 71’. Entra e corre e tappa falle – 6

Fresco com’era avrebbe forse potuto fare di più – sv  

CALLEJON. L’elastico della fede sarrita compie il suo dovere. Peccato per varie azioni dei tre tenori, svanite per eccesso di leziosità o di precipitazione. Va al tiro più di una volta – 6,5

Tra gli eccessi metterei anche quello di protagonismo, anche ai danni di Josè. Per il resto, c’è – 6,5  

ROG dall’82’. Nel finale regala un assist d’oro a Insigne – 6

E per regalarglielo si dribbla tutti. Mi sembra sia la seconda partita che entra senza commettere fallo e prendere giallo – 6

Ciro il Napoletano

MERTENS. Si muove tantissimo e partecipa a tutti gli strappi corali della manovra azzurra. Senza fortuna, talvolta pretenzioso. In ogni caso potrebbe fare lo zero a due e chiudere la partita, grazie a un altro dono romanista indotto da Ghoulam, ma il tiroaggirro è troppo ampio. Stasera, però, il Ciro da osannare insieme con Insigne è quello di Torre Annunziata e indossa i colori laziali – 6,5

È suo il primo tiro insidioso (ma troppo centrale) al 18’, su assist di Insigne, parato da Alisson. È suo anche l’assist per il gol di Insigne. All’11’ del secondo tempo sbaglia clamorosamente: troppo sicuro, lancia al buio convinto di poter segnare facile – 7  

Inchiniamoci a Lorenzo

INSIGNE. La sua prima volta a Roma contro la Roma è un ambo con lo stesso numero: 24, la sua maglia; 24, la fuga in classifica. Inchiniamoci a Lorenzo il Magnifico, Ilaria – 7,5

Aiuta tantissimo in difesa. Ci manda letteralmente in visibilio quando Mertens, forse pensando di essere in fuorigioco, gliela passa al centro dell’area. Lui la insacca dal lato del portiere, che cade in ginocchio: il telecronista Sky ha appena finito di dire che Lorenzo non ha mai segnato alla Roma. La grandezza di un giocatore non è solo nell’inventare dal nulla, ma anche nell’esserci quando un avversario sbaglia, quando a farlo sbagliare è la velocità della squadra in cui gioca. In un altro paio di occasioni innesca delle bellissime azioni ma pecca di protagonismo. È comunque l’anima di questo Napoli: veloce, fantasioso, concentrato, sorridente e maturo – 8  

Il sarrismo nuova ideologia del calcio europeo

SARRI. Ottava consecutiva e il primato è più solitario. La squadra soffre ma gestisce fino alla fine. Quando abbina estetica e utilità il sarrismo è senza confini e si afferma come la nuova ideologia del calcio europeo – 8

Il Napoli è una squadra che si diverte, che gioca in scioltezza contro la Roma, che almeno per 70 minuti domina la partita e che fa correre gli avversari come vuole. Nessuna pressione psicologica, nonostante il risultato del pomeriggio a Torino. La curiosità, quest’anno, è di veder giocare il Napoli contro la Juventus. La curiosità è quella di vedere come andrà a finire il tutto. La voglia è di godersi fino all’ultimo secondo – 9  

ROCCHI. Lascia giocare all’inglese. Var o non Var non vede un rigore clamoroso su Mertens – 4

Fortunatamente quel rigore non visto non ha fatto la differenza – 4  

 

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