ilNapolista

Avallone sbagli, contro il City il Napoli ha giocato una delle migliori partite del decennio

Per quasi un’ora, abbiamo messo sotto una delle squadre europee con un bilancio, una rosa di giocatori e un’organizzazione tecnico tattica fra le migliori del mondo.

Avallone sbagli, contro il City il Napoli ha giocato una delle migliori partite del decennio
Callejon martedì sera contro il City

Il risultato non è tutto

Caro Fabio, il pessimismo non paga.

Giusto per fugar qualsivoglia dubbio: Fabio Avallone è persona che conosco e stimo. Sarà forse per tal motivo che ho deciso di provare a confutare ciò che egli ha scritto e descritto riguardo alla partita di Manchester.

A mio modestissimo parere di tifoso (malato), abbiamo forse giocato una delle migliori partite dell’ultimo decennio (laddove non ci si lasci influenzare dal risultato finale, è chiaro).

Ma, adeguandomi al buon Fabio, “andiamo con ordine”.

L’obiettivo resta la qualificazione in Champions

L’obiettivo può essere la qualificazione in Champions?

L’ottava vittoria consecutiva, “maturata sul campo di una diretta concorrente per un posto in Champions League”, è un affermazione distorta e fuorviante.

Certo, accedere agli scontri diretti nella massima competizione europea, garantirebbe risorse finanziare e un’ulteriore scalata nel ranking europeo. Ma tutto ciò, cui prodest?

Gli obiettivi, a mio parere, vanno definiti a inizio stagione ed in base a quelli che s’investono risorse umane e finanziare. E allora, poniamocela senza alcun pudore questa benedetta domanda: meglio passare il turno in Champions, o meglio provare a lottare per questo benedetto scudetto fino alla fine?

L’Inter

Arriva l’Inter e noi siamo un po’ acciaccati

Se l’Inter sabato arriva riposata e galvanizzata dalla vittoria nel derby, noi veniamo da una partita in cui per quasi un’ora, abbiamo messo sotto una delle compagini europee con un bilancio, una rosa di giocatori e un’organizzazione tecnico tattica fra le migliori del mondo.

Gli acciaccati di martedì sono quelli che hanno più di tutti disatteso certe certezze della vigilia. E chi gli è subentrato, ha dimostrato di avere molta, ma molta fame.

Su di una cosa, concordo in pieno: “Vedremo come il Mister quadrerà il cerchio”. Anche perché, diciamocelo, le scelte fatte a Manchester in avvio di partita erano a prescindere molto discutibili.

Madrid e Manchester

A Madrid a tratto ci imponemmo, a Manchester mai

Caro Fabio, nel calcio di oggi, un anno è pari a un secolo. Non sarà un caso che martedì sera il Real ha pareggiato in casa con il Tottenham (che in Premier è cinque punti dietro al City).

“Una sola occasione pericolosa su azione manovrata”

E se fossimo andati all’intervallo sul due a uno grazie al rigore di Dries, (cominciamo a porci seriamente la domanda se i tre in attacco possano giocare sempre e comunque), staremmo qui a parlare di “occasioni pericolose su azione manovrate”?

Hamsik

“Il problema Hamsik”

E se il Capitano l’avesse buttata dentro, in occasione di quello che tu definisci “un allegro e superficiale disimpegno del City”, che piega avrebbe preso la partita?

Ciro Ferrara

Concludo con un personalissimo amarcord. Era il trenta settembre del 1987. In quella che allora amenamente si chiamava Coppa dei Campioni, il Real Madrid scese al San Paolo forte del due a zero conseguito all’andata. Dopo solo nove minuti, Francini la mise dentro e gli ottantaquattromila presenti sugli spalti (fra cui io), ruggirono facendo tremare e sperare in un’impresa davvero titanica (Davide VS Golia).

E allora viviamolo ancora insieme, uniti, compatti e coesi, questo dualismo dal sapore mitologico.
Riparliamone fra quindici giorni, che ne dici?

PS: ah, quasi dimenticavo. Ciro Ferrara, lo stesso che ieri sera per poco non si faceva mandare a quel paese da Pepe Guardiola, si fece sfuggire Butragueño. E la Storia cambiò.

ilnapolista © riproduzione riservata