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Spalletti elogia il Napoli e si dice contento al 100% del mercato dell’Inter

Intervista alla Gazzetta: «Ranocchia è un centrale da Inter». E del Napoli dice: «Prende la palla e non te la ridà»

Spalletti elogia il Napoli e si dice contento al 100% del mercato dell’Inter

«Ranocchia è un centrale da Inter»

Forum e intervista della Gazzetta dello Sport a Luciano Spalletti. L’allenatore dell’Inter è entusiasta del mercato del suo club. Dopo le frecciate di quest’estate, ha cambiato idea. «Sono soddisfatto al 100%», ha detto. «Quando a Riscone dissi che mi erano state fatte delle promes­se e che avrei detto tutto se non fossero state mantenute, il mercato non era completo e so­prattutto non conoscevo anco­ra tutti i giocatori». Spalletti ha elogiato Borja Valero, Vecino, Skriniar, Dalbert, Cancelo e persino Ranocchia.

«Certo, inutile nasconderlo: ci manca un centrale di ruolo. Ma non volevano comprare tanto per fare numero, non fa parte della nostra politica. E allora ho parlato e lavorato con chi già c’era: beh, posso garantirvi che Ranocchia e D’Ambrosio sono due centrali da Inter. Non mi in­teressa il passato, giudico ciò che vedo io sul campo, altri­menti sarebbe tutto da buttare a priori».

Dell’Inter e lo scudetto dice:

Partiamo da ­29 rispetto alla Juve, ­25 dalla Roma e ­24 dal Napoli. Ci servono 7­8 vittorie in più in questo campionato. Bi­ sogna migliorare tutti, ma ho in mano una squadra perfetta, e ve lo faremo vedere. Abbiamo preso gente che faceva al caso nostro.

L’allenatore dalla parte del club in tutto e per tutto. Nel forum, invece, elogia il Napoli: «È per­fetto, anche perché è capace di giocare molto corto ma allo stesso tempo sa cercare improv­visamente la profondità. Ti prende la palla e non te la ridà», E a proposito delle difficoltà di Insigne in Nazionale, ha detto: «Il Napoli è matematico, quindi è più facile andare a memoria. All’inizio infatti lui stesso faceva fatica, mentre ora con la qua­dratura funziona bene».

E ancora: «In campo bisogna correre, voglio il calcio non di posizione: io vengo da te, tu vie­ni da me. Si lavora così, in bloc­co, da squadra, come fa il Napo­li».

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