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Verona-Napoli, pagelle / Diawara sontuoso. Insigne intelligente. Un inchino a Sarri

Insufficienza per Hysaj. Hamsik ancora lontano da una buona forma. Zielinski è sostanza. Il gol di Ghoulam e la morbidezza del Var

Verona-Napoli, pagelle / Diawara sontuoso. Insigne intelligente. Un inchino a Sarri

REINA. Inoperoso fino a quando stende la manona sinistra su quel diagonale di Verde. Indi gli tocca il penalty di Pazzini che con un’anticchia di fortuna poteva pure prendere. Negli ultimi sei minuti, sull’uno a tre, prova un po’ di adrenalina – 6

Direi che quella mano sinistra ha compensato i 52 minuti di inoperosità precedenti. Per inciso: Pazzini ha tirato il rigore malissimo, peccato davvero – 6  

La leggerezza (colpevole) di Hysaj

HYSAJ. In fase offensiva conferma piedi e personalità già mostrati mercoledì col Nizza. Il guaio resta dietro. Prima si becca un’ammonizione poi caracolla maldestramente su Bessa: rosso e rigore per il Verona. Non si fa così – 5

Aggiungerei due cross bassi altamente improbabili e altrettanto inutili al 66’. Quanto al rigore, ha messo a repentaglio una partita di fatto chiusa con un fallo del tutto inutile e non si fa – 5  

CHIRICHES. Alterna ciucciaggini e cose buone tipo un anticipo decisivo di testa al 5’ del secondo tempo. Per le prime, la summa è la mancata gestione di Bessa con la fatale complicità di Hysaj – 5,5

Nel mio pagellino sono più le ciucciagini che le cose buone (tipo il colpo di testa poco sopra la traversa al 56’). La forma (o la concentrazione) mi è sembrata pessima – 5   

KOULIBALY. Per lui solo una lieve esitazione nel primo tempo. Amministra con tranquillità la linea che gli compete là dietro e non perde la testa neanche nel convulso finale – 6,5

Parte in sordina, poi diventa pulito e presente. Un piccolissimo errore nel primo tempo, immediatamente recuperato – 6,5

Primo gol in serie A per Ghoulam

GHOULAM. In versione più tradizionale rispetto al Nizza, trova da subito il cross sul fondo. Non solo: bagna la prima di campionato con un gol che si merita tutto. Bravo – 6,5

Al 29’ tira un cross forte e teso in direzione di Milik, che però viene intercettato da Nicolas. Al 61’ è lui stesso incredulo di fronte al gol! – 6  

Ancora tanta sostanza per Zielinski

ZIELINSKI. Ilaria cara la parola magica di questo Zielinski edizione 2017-18 è sostanza. Meglio scandire: so-sta-nza. Esteticamente si vede meno, soprattutto per la selva di gambe rossoblu, ma è un argine sicuro – 6,5

Corre, corre e corre. Una partita come si deve, la sua – 7  

Diawara le recupera tutte

DIAWARA. Con Insigne ispirato in modo stratosferico, al migliore talento di centrocampo resta da recuperare e ripartire. Lo fa dieci, cento, mille volte. Di cui una sontuosamente decisiva, nell’azione conduce allo zero a due – 6,5

Al 38’ innesca Insigne con un passaggio mirabolante che già gli varrebbe il voto. Insigne galoppa fino a fare un passaggio perfetto a Milik che insacca di prima. Il gol viene da lui. Ma è solo una delle tantissime cose che fa. Recupera una quantità indefinibile di palle, attacca di continuo le gambe degli avversari per far sì che il pallone torni azzurro. Trovo ingeneroso il tuo voto, Fabrizio. Merita di più: io l’ho trovato splendido – 8  

HAMSIK. Il Capitano è alla ricerca della condizione migliore. Talvolta spacca, talvolta arranca. E, ancora una volta, viene sostituito – 6

Sbaglia tanto, sbaglia troppo. Se Hamsil non c’è di testa non c’è niente da fare – 5,5 

ALLAN dal 20’ del secondo tempo. Nell’accademia sarrita occupa un posto anche a partita in corso. In fase offensiva si propone meglio dell’anno scorso e pure questa è una novità – 6

Al 68’, tanta la fame con cui entra in campo, dribbla persino Diawara – 6,5

L’egoismo di Callejon

CALLEJON. Al 27’ del primo tempo fa un magnifico dribbling a rientrare ma tira di sinistro che non è il suo piede. Peccato. L’eterno, immutabile Callejon è sempre più il logo del sarrismo – 6,5

Tratti l’episodio troppo en passant, secondo me. La metterei così: si trova nell’azione di contropiede quattro contro due e, invece di accelerare, rallenta il gioco e non la passa a Milik, che è solo davanti alla porta con il portiere che guarda Josè – 6  

GIACCHERINI dal 28’ del secondo tempo. Entra e viene subito steso. È l’esterno double face per il momento, buono a destra e a sinistra e forse per vedere Ounas bisognerà aspettare un po’. Come Allan, adesso s’inserisce naturalmente nei meccanismi di Sarri e fa un paio di cose belle, per esempio quell’assist per Insigne – 6

Il problema è che sostituisce Callejon… – 5,5  

Milik c’è

MILIK. Sbaglia sovente ma lui insiste e non molla, come si dice in questi casi. E il gol è il premio buono e giusto per questo gigante polacco dopo tutto quello che ha passato. Senza dimenticare che aiuta a “sporcare” l’angolo dell’autogol veronese – 6,5

Non liscia: deve segnare, e lo fa – 6

La fame di Mertens

MERTENS dal 15’ del secondo tempo. Più che entrare, si precipita subito al tiro. Smanioso e sicurissimo di sé. La rete di Ghoulam è un dono di Mertens. Poi la sicurezza di sé diventa forse troppa e anziché insaccare il quarto gol, quando il Napoli detta legge senza problemi, è costretto ad arretrare perché la partita si rovescia e si riapre con il rigore di Pazzini – 6,5

Ha più fame di Allan. La preoccupazione era questa: che entrando a gioco ormai avviato perdesse mordente. Ci ha rassicurati anche su questo – 7  

L’intelligenza di Insigne

INSIGNE. Nel primo tempo il Napoli è Insigne. Fa il tiro a bersaglio ma rimane all’asciutto. In compenso lancia Milik verso il gol. Stesso refrain nella ripresa, cara Ilaria. Anche se non segna fa male, tantissimo male all’odiata Giulietta scaligera. Un partitone, un voto netto in più di tutti gli altri compagni di squadra – 7,5

Al 2’ partecipa ad una bellissima azione che lo porta centrale davanti a Nicolas, che fa una grande parata (e sarà solo la prima di tante). Al 10’ si butta a petto di palomba sulla palla per darla a Milik, che la sfiora soltanto. Al 17’ acchiappa con forza il pallone e tira in porta di un poco sopra la traversa. Per tutto il primo tempo è stato l’anima e le gambe e il cervello di questo Napoli. È cresciuto rispetto al Nizza, Fabrizio – 8

SARRI. Si merita un inchino riconoscente. Non si fissa coi titolarissimi, cambia e vince. Per la prima volta è vittorioso all’esordio stagionale in campionato. E il silenzio va bene. Meglio le vittorie delle parole – 7,5

Si arrabbia tantissimo perché il Napoli, che sul 3-0 continua a cercare gol, si lascia andare a delle leggerezze difensive che gli fruttano un rigore contro e gli ultimi minuti al cardiopalma, nonostante il vantaggio. Buoni i cambi, ancora una volta. Dovremo vedere alla distanza – 7  

Il Var come uno shampoo

ARBITRO FABBRI. Non sbaglia nulla di decisivo – 6

Più che all’arbitro, il voto lo darei al VAR: lo trovo rassicurante, morbido, pannoso. Come uno shampoo – 10

 

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