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La Serie A scopre il Var: come funziona, quando e da quale arbitro sarà utilizzata

Le situazioni Changing Game, le attribuzioni di responsabilità (che non cambiano) e le designazioni pubbliche degli arbitri che saranno ai monitor Var.

L’articolo della Gazzetta

Chiariamo prima di tutto il primo punto: parliamo “del” Var, maschile, come spiegato ieri da Roberto Rosetti all’evento per il sorteggio dei calendari di Serie A. La moviola in campo si declina in italiano con l’articolo determinativo “il”, perché si fa riferimento all’inglese Virtual Assistaint Refree. Detto questo, possiamo procedere alla spiegazione della più grande rivoluzione tecnologica e regolamentare del gioco del calcio. Che, con l’avvio del campionato di Serie A, impareremo a conoscere anche in Italia.

Si comincerà subito, con Juve-Cagliari di sabato 19 agosto. Ma come funzionerà il Var? Quando e come gli arbitri potranno fare ricorso all’aiuto della tecnologia? Ne ha scritto stamattina La Gazzetta dello Sport: un modo per rinfrescare la memoria degli appassionati e degli addetti ai lavori; per spiegare che la moviola in campo non eliminerà errori o interpretazioni sbagliate degli arbitri, ma servirà a diminuire la possibilità di valutazioni sommarie e quindi frettolose, precipitose.

I casi

Il Var si utilizzerà in caso di episodi changing game, ovvero che possono influenzare l’andamento dell’intera partita. Quindi gol segnati, rigori da concedere o da non concedere, espulsioni e scambi di persona nei cartellini. Non cambia l’utilizzo della Goal Line Technology, di cui abbiamo già apprezzato utilità e funzionalità.

Le responsabilità

Il punto più importante da chiarire: la persona destinata e deputata a prendere le decisioni in campo resta sempre l’arbitro. La Gazzetta spiega così le attribuzioni: «In caso di azione controversa o di una interpretazione da parte dell’arbitro in campo, allora i colleghi al Var dovranno astenersi, lasciando inalterata la decisione presa. Tanto per fare un esempio: il tocco di mano di De Sciglio giudicato da rigore nell’ultimo Juve-Milan non sarebbe stato oggetto di valutazione da parte della moviola. Al massimo l’arbitro potrà andare a rivedere l’episodio al monitor. Il protocollo prevede che l’arbitro cambiare la propria decisione basandosi sul consiglio dei colleghi Var oppure andare rivedere i replay. In ogni caso spetta all’arbitro in campo la scelta finale».

Questo, però, non limiterà l’importanza degli arbitri predisposti al Var. Che, dal canto loro, potranno avvisarlo quando si rendono conto che si è verificato un possibile errore chiaro. L’ultimo punto riguarda questi giudici aggiuntivi, che manderanno in pensione gli assistenti di porta. Le loro designazioni saranno pubbliche, si tratterà di una coppia di arbitri di supporto che lavorerà agli strumenti video.

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