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Il Napoli e il valore dell’organico: storia completa di un miglioramento continuo

Secondo i valori di Transfermarkt, il Napoli è il club italiano ha migliorato di più il valore di mercato della propria rosa (negli ultimi sette anni).

Il Napoli e il valore dell’organico: storia completa di un miglioramento continuo

Prologo

31 ottobre 2010, il Napoli di Mazzarri ha appena vinto a Brescia con un gol di Lavezzi. Gli azzurri sono quarti in classifica a pari merito con la Juventus a 15 punti. In testa c’è la Lazio con 22 punti. Qualche mese prima la società azzurra aveva chiuso il calciomercato con l’arrivo di Edinson Cavani ed una serie di calciatori che si riveleranno successivamente dei comprimari. Era l’estate del caso Quagliarella, i cui retroscena avremmo conosciuto solo dopo quasi 7 anni. Il 31 ottobre 2010 la rosa del Napoli valeva (fonte Transfermarkt.it come per tutti i dati citati successivamente) 128 milioni di euro. Circa un terzo del valore della rosa dell’Inter. Era la sesta squadra di Serie A come capitale calciatori.

Il suo giocatore più prezioso era Marek Hamsik, seguito da Lavezzi. Cavani valeva appena 17 milioni di euro. “El Matador” finirà quel campionato con 26 gol, appena un gol dietro il capocannoniere Di Natale, iniziando una crescita di quotazione che lo porterà in breve a prezzi da top player assoluto. Quel campionato, chiuso al terzo posto con 70 punti, porterà ad una rivalutazione del capitale giocatori a circa 147 milioni. Il calciomercato 2011 si caratterizzerà per la querelle Gokhan Inler, che si unirà al Napoli dopo un lungo tira e molla che vede anche l’intrusione della Juventus. Molti comprimari lasciano Napoli e molti altri arrivano.

Crescita progressiva

Ad inizio torneo 2011-12 il valore della rosa del Napoli è di 188 milioni, quarto in Italia e con il distacco dall’Inter, squadra con la rosa più ricca, ridotto a 130 milioni. L’incremento è dovuto all’arrivo di calciatori con prezzi di mercato medio-alti, ma anche alla crescita dei calciatori già in rosa. Il più “prezioso” diventa naturalmente Cavani, con i suoi 25 milioni, seguito dalla coppia Hamsik -Lavezzi. Però il club degli “over-10 milioni” si inizia ad allargare. Ci sono anche Maggio, Inler e Pandev, e ci arriva vicino addirittura Paolo Cannavaro, che tocca la valutazione più alta della sua carriera con 9 milioni.

Il Napoli farà un discreto campionato (quinto), ma la stagione sarà ricordata per gli ottavi di finale di CL persi contro il Chelsea futuro Campione d’Europa e dalla conquista della Coppa Italia. A fine stagione il valore dell’intera rosa del Napoli toccherà 194 milioni (+50% in meno di due anni), con il valore di Cavani che schizza a 35 milioni. Durante l’estate 2012 Lavezzi saluta Napoli, mentre fa il suo ritorno a casa Lorenzo Insigne, reduce da una bellissima stagione a Pescara.

Si uniranno agli azzurri nomi nuovi come Behrami ed El Kaddouri, poi nella sessione invernale arriveranno Rolando ed Armero. Tante cessioni per sfoltire una rosa ancora piena di comprimari e valore di mercato ad inizio campionato 2012-13 pari a 188 milioni, con il capitale calciatori leggermente svalutato per la perdita del “Pocho”. La stagione sarà ottima, Napoli secondo con il suo record di punti, Cavani capocannoniere e valore della rosa di nuovo in crescita. 216 milioni di euro sarà la quotazione dell’intero parco calciatori. Il Napoli diviene la seconda squadra di serie A come valore totale della rosa dietro la Juventus, vincitrice del suo secondo scudetto consecutivo.

I nuovi rapporti di forza

Gli equilibri stanno cambiando, Milano è dietro sia in classifica che come quotazione di mercato. Roma ancora di più. Il Napoli segna una crescita di valore di quasi il 70%, pur senza acquisti dal costo clamoroso, soprattutto grazie alla valorizzazione dei calciatori in rosa. Cedendo addirittura pezzi pregiati. E senza perdere in termini di risultati sportivi. Nell’estate 2013 arriva il grande botto in uscita. Edinson Cavani, arrivato ad una valutazione di oltre 60 milioni di euro, lascia il Napoli con destinazione Parigi. In panchina arriva Rafa Benitez per sostituire Walter Mazzarri, e il tecnico spagnolo porta a Napoli calciatori di valore europeo e mondiale.

Mercato da big

Nonostante la perdita di Cavani, che avrebbe dovuto far calare il valore della rosa azzurra, i massicci reinvestimenti della società del Napoli portano a Castelvolturno campioni affermati che innalzano il valore del capitale calciatori. Higuain, Callejon, Albiol, Reina, poi Jorginho e Mertens, fanno sì che il valore del parco giocatori arrivi a 238 milioni di euro, sempre più secondi in Italia dietro la sola Juventus. È il primo vero salto della Società Calcio Napoli verso una dimensione da big. I top come quotazione sono Hamsik e Higuain, ma i calciatori valutati sopra i 10 milioni sono ben undici.

Il campionato 2013-14 si chiude con il terzo posto dietro la Juve dei record e la Roma. Il Napoli eguaglia il record di punti dell’anno precedente, nonostante le energie spese nello sfortunato girone di Champions dei 12 punti “inutili”, e le quattro partite di Europa League. Con Benitez arriva anche il secondo trofeo dell’era De Laurentiis, una nuova Coppa Italia. Una stagione senz’altro positiva, tanto che il valore della rosa crescerà ancora. A giugno 2014 sarà di ben 258 milioni di euro, con un trend positivo dovuto all’immissione di calciatori dalle alte quotazioni di mercato, ma anche agli ottimi risultati sportivi che hanno valorizzato un po’ tutti i calciatori azzurri.

Un piccolo calo

Si spera quindi in un ulteriore salto di qualità con l’entrata in una dimensione ancor più ricca. Invece il calciomercato 2014 resterà quello più contestato della storia azzurra recente. L’incertezza della società nello scommettere sul superamento dei playoff di Champions League sfocia in una campagna acquisiti timida. L’arrivo di calciatori non considerati in quel momento all’altezza ed il mancato acquisto di quei top player paventati durante l’estate accenderà una feroce contestazione nei confronti della proprietà e successivamente del tecnico spagnolo, reo di aver accettato le scelte del presidente.

Numeri in itinere

Benitez sarà poi il principale imputato di un inizio di stagione estremamente negativo, partito dall’eliminazione ai preliminari di Champions e passato attraverso alcune clamorose quanto sfortunate sconfitte ad inizio campionato. Tanto che a metà ottobre 2014 il valore del capitale giocatori scende per la prima volta dopo anni: 250 milioni di euro. Roma e Inter si avvicinano ai valori del Napoli e allo stesso tempo il Napoli è appena settimo in Serie A a ben 8 punti dalla Juve. Ed è solo la settima giornata.

A dicembre il Napoli batterà ai rigori la Juventus nella finale di Supercoppa, ma alla fine sarà una stagione altalenante, alti e bassi fino all’ingiusta eliminazione in semifinale di Europa League e alla sconfitta casalinga all’ultima giornata contro la Lazio che impedisce al Napoli di accedere ai preliminari di Champions. Si finisce a orecchie basse, quinti in classifica con 63 punti, un risultato ormai poco accettabile per una squadra che aveva abituato il suo pubblico a veleggiare in alto. In più arriva l’addio di Rafa Benitez. Il valore totale dei calciatori a giugno 2015 è appena un po’ più alto di quello del momento più critico, ovvero 253 milioni, grazie anche all’arrivo a gennaio di Manolo Gabbiadini. Il Napoli viene scavalcato, anche se di poco, dalla Roma, nel valore del parco giocatori.

Il rilancio

È un momento critico. Il Napoli sembra una squadra da ricostruire e forse una società da rifondare. Al posto di Rafa Benitez arriva Maurizio Sarri. Nonostante gli elogi dell’ambiente calcistico per il gioco mostrato durante il campionato precedente dal suo Empoli, il tecnico tosco-napoletano è considerato da molti troppo inesperto per sedere su una panchina di questo livello. Tutti ne hanno parlato bene ma nessuno lo ha messo sotto contratto. A parte De Laurentiis. In pratica una scommessa.

Pochi mesi per un aumento del 15%

Le facce nuove nel primo ritiro di Sarri sono Chiriches, Hysaj, Allan e Valdifiori, più il ritorno tanto agognato di Pepe Reina. I calciatori che vanno via non lasciano molti rimpianti, al di là dell’affetto dei tifosi nei loro confronti. La rosa del Napoli cresce leggermente di valore grazie ai nuovi innesti, attestandosi a 263 milioni, segno che la società non intende ridimensionarsi, ma vuole continuare a mantenere un profilo alto tra le squadre di Serie A. Non a caso il Napoli torna ad avere la seconda rosa più ricca dopo la Juventus.

Il sorprendente campionato 2015-16 riavvicinerà la tifoseria al Napoli, anche se le contestazioni verso la proprietà non cessano. Questa volta è il mancato acquisto di ipotetici top player nella sessione invernale a scatenare molti tifosi e buona parte della stampa locale e nazionale. I nomi di Grassi e Regini resteranno a lungo nell’immaginari collettivo. Nonostante ciò il Napoli finisce il campionato in seconda posizione con il nuovo record di punti. Il suo centravanti, Gonzalo Higuain, vive una stagione straordinaria, battendo il record di gol in Serie A vecchio ormai di 66 anni. Il Napoli viene ormai percepito come una realtà consolidata, a cui manca poco per fare il grande salto. Ripartendo proprio dal suo bomber valutato quasi 65 milioni di euro, in una rosa che di milioni ne vale ben 303, con un incremento del 15% in appena nove mesi.

Sell to buy

Invece proprio Higuain, sul cui cartellino pende una clausola rescissoria di 90 milioni di euro, quindi ben più alta del suo valore di mercato, rompe con il Napoli e si mette d’accordo con l’unica squadra disposta a pagare quella cifra altissima, ovvero la Juventus. L’estate 2016 diventa rovente, tra accuse al presidente e l’immensa amarezza per aver perso quello che sembrava il giocatore simbolo per la caccia all’agognato scudetto.

La proprietà non può fare altro che passare all’incasso e cercare di investire su nuovi giocatori per irrobustire ulteriormente la rosa. Infatti, grazie all’arrivo di ben 6 calciatori di valore (più Giaccherini) e nonostante l’addio del calciatore più prezioso della rosa, il capitale giocatori del Napoli si attesta ad inizio 2016-17 a 296 milioni, appena 7 milioni in meno rispetto a 3 mesi prima. In effetti il club degli over-10 milioni comprende ormai ben 13 calciatori, da Hamsik a Maksimovic (a gennaio 2017 si aggiungerà Pavoletti), numeri da big nonostante tutto. Il Napoli stacca ormai la Roma come valore della rosa di ben 20 milioni, segno che il Napoli continua a spendere, e spendere anche bene visti i costanti incrementi dei valori di mercato dei suoi calciatori e i risultati del campo.

Risolvere le perplessità

Però dubbi e incertezze fanno soffrire l’ambiente e la tifoseria. Si teme un ridimensionamento, anche perché c’è chi spende molto di più del Napoli. In primis la Juventus, alla caccia del triplete, ma anche l’Inter che raggiunge, dopo la campagna acquisti estiva, una quotazione del proprio parco giocatori pari a 331 milioni, ben 35 milioni in più del Napoli. Invece arriva l’ennesimo straordinario campionato che è cronaca di ieri. Sarri trova la formula magica per sostituire Higuain, prima con lo sfortunato Milik e poi con Mertens. Ennesima qualificazione europea, abbinata ad una bella (ma sfortunata) Champions League. Poi record di punti in campionato ancora battuto, record di gol stratosferico, gioco sfavillante ed ennesima valorizzazione di tanti calciatori. Tanto che la rosa del Napoli vale oggi ben 350 milioni, con un incremento del 18% rispetto ad inizio torneo.

Nessuno come il Napoli

Il Napoli è la squadra che negli ultimi 7 anni di Serie A ha maggiormente incrementato il valore del proprio capitale giocatori (+ 174%!), tra acquisti di calciatori “pregiati” e valorizzazione di tutti gli altri attraverso i risultati sul campo. Questi sette anni ai vertici del calcio italiano ci dicono che, nonostante la percezione di molti, la proprietà ha arricchito costantemente la rosa, anno dopo anno.

Il Napoli possiede di gran lunga la seconda rosa come capitale calciatori in Italia, nonostante cinesi e americani. Questa è la storia recente. Vedremo se e come questo trend continuerà. Per ora la conferma dell’intera rosa può essere già una buona notizia.

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