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Il Tempo, minacce ultras ai calciatori della Roma: per la Digos «dichiarazioni reticenti dei tesserati»

Le indagini in merito all’atteggiamento intimidatorio della tifoseria giallorossa: «Per la Digos solo De Sanctis è stato esauriente nel racconto».

Il Tempo, minacce ultras ai calciatori della Roma: per la Digos «dichiarazioni reticenti dei tesserati»

La prima pagina de Il Tempo

Totti, Totti e De Rossi. Il quotidiano romano Il Tempo dedica la prima pagina al capitano ufficiale e a quello in pectore della Roma, si parla ovviamente della conferenza di Monchi ma anche di una serie di indagini portate avanti dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte «in relazione alla galassia degli ultras giallorossi violenti».

Una di questi, si legge all’interno, vedrà tre indagati davanti al giudice per l’udienza preliminare. Nel fascicolo, episodi di forte contestazione del gruppo Padroni di Casa e il ritrovamento di una macchina piena di armi nei pressi dell’Olimpico. Totti e De Rossi, insieme ad altri calciatori, c’entrano perché «esisterebbe un condizionamento psicologico dei calciatori in esito a questi relativi tentativi di intimidazione» secondo la Digos.

Secondo la difesa, invece, le dichiarazioni dei calciatori (si legge di Totti e De Rossi, appunto, ma anche di De Sanctis), chiariscono la dinamica dei fatti e quindi escludono minacce di tutti i tipi.

La versione della Digos

Per i militari, «solo Morgan De Sanctis appare esaustivo nella narrazione dei fatti, probabilmente anche in conseguenza al ruolo importante rivestito nell’Assocalciatori e degli impegni assunti pubblicamente. Tutti gli altri sono evidentemente reticenti e spinti solo dalla volontà di sminuire l’accaduto, giungendo persino a negare l’evidenza delle pesanti minacce personali ricevute. Questo è il caso di De Rossi. Le dichiarazioni dei calciatori sono palesemente omertose».

Il Tempo riporta alcune delle dichiarazioni di tesserati della Roma. Totti spiega come al termine di alcune partite i tifosi siano stati invitati sotto la curva per un confronto, e siano stati oggetto di insulti e lanci di oggetti. Eppure, «non mi sono sentito impensierito dal loro atteggiamento anche se erano oggettivamente aggressivi nei nostri confronti». Dello stesso tenore anche le parole di De Rossi e Iturbe. «Il compito del tribunale sarà verificare la genuinità di queste dichiarazioni», conclude Il Tempo.

 

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