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L’inchiesta Gazzetta sui conti della Serie A: Napoli e Toro unici club senza debiti con le banche

Il nostro calcio vede aumentare il fatturato, ma soffre ancora per la scarsa differenziazione dei ricavi. Napoli solido nonostante il secondo bilancio in rosso.

La situazione dei bilanci

«Il quadro clinico sembra progredire ma è un pannicello caldo, il malato Serie A resta grave e continua a preoccupare». Si apre così l’analisi di Marco Iaria, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, sui conti della Serie A. Il problema, come spiegato abbondantemente nel pezzo allegato ai dati di tutti i 20 club del campionato 2015/2016, è l’indebitamento: «Se il fatturato della Serie A, al netto delle plusvalenze, ha toccato per la prima volta nella storia i 2 miliardi (2,042 per la precisione), il costo del lavoro è cresciuto di un centinaio di milioni, raggiungendo quota 1,4 miliardi e trascinando i costi totali a 2,5 miliardi».

«La sostanza, però, è un’altra. La Serie A continua ad avere troppi debiti. Quelli con le banche e gli istituti di factoring sfiorano ormai quota 1,2 miliardi, in una crescita inesorabile (erano mezzo miliardo nel 2008-09), quelli con i fornitori ballano da qualche anno attorno a 400 milioni, con alcune piazze in cui i ritardi dei pagamenti sono diventati una prassi. Insomma, l’inversione di rotta non si vede, anche perché il fatturato resta fortemente sbilanciato sui proventi tv: compresi i diritti delle coppe europee e d’archivio parliamo di 1,2 miliardi, cioè del 60% della torta, contro i 400 milioni (20%) del commerciale, gli appena 200 (10%) dello stadio e i restanti 200 (10%) di altri ricavi».

Situazioni virtuose (e non)

Il Napoli non fa parte del gruppo di società a rischio. Il secondo bilancio in rosso dopo otto utili consecutivi non ha pregiudicato la solidità economica del club. Che, leggiamo, «continua a fare a meno del ricorso bancario. Il fatturato sale a quota 144,1 nonostante il cammino più breve in Europa League: questo perché sono schizzati di una ventina di milioni i diritti tv (a 95,5), con segno più anche per stadio e commerciale. Stipendi in linea con l’anno prima, pari al 59% delle entrate, e costi esterni
ridotti». Le prospettive, grazie al ritorno in Champions e alla plusvalenza garantita dalla cessione di Higuain, sono assolutamente positive. Si prevedono nuovi utili, e come detto non ci sono debiti con le banche. Solo il Torino, tra gli altri 19 club di Serie A, fa registrare la stessa situazione.

Per quanto riguarda le altre squadre, utili di bilancio per Juventus, Carpi, Chievo, Empoli, Frosinone e soprattutto Torino (+9.5). Risultato positivo anche per il Palermo, che però ora desta molte preoccupazioni a causa della necessità di un’iniezione di capitali. Quella fatta da Pallotta a Roma dopo una semestrale negativa. Per la Juventus, risultati positivi ma indebitamento in crescita: 199 milioni per gli esborsi sul mercato. Sotto, la tabella tratta dalla Gazzetta.

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