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Per il Napoli non è un brusco risveglio, ma la sensazione è quella delle partite allo Juventus Stadium

Di fronte ad una squadra forte, organizzata ed esperta diventa più difficile muoversi rapidamente e trovare gli spazi giusti

Per il Napoli non è un brusco risveglio, ma la sensazione è quella delle partite allo Juventus Stadium

Subito un chiarimento: Real Madrid-Napoli non è un brusco risveglio e non è un repentino ritorno sulla terra. Il Santiago Bernabeu ha mostrato stasera i valori reali in campo e la differenza che esiste tra una squadra la cui rosa vale 767 milioni ed una che ne vale 325*.

Si poteva sperare in un risultato migliore, ma nessuno ha realmente pensato che il Napoli potesse fare risultato pieno in casa della squadra più titolata al mondo. Neanche dopo il gol di Insigne, che rappresenta comunque moltissimo nell’economia delle due partite.

Risultato giusto

Il risultato è indubbiamente giusto, e forse, per le occasioni costruite nei 90 minuti, sarebbe stato ancora più giusto il 4 a 2. Però i numeri nudi e crudi ci dicono che l’1 a 3 al passivo di stasera è aritmeticamente migliore dello 0-2 di trent’anni fa. Allora c’era un certo Diego Maradona e il Napoli uscì comunque sconfitto, pur avendo una squadra di ottimi calciatori.

E sempre trent’anni fa, fino al quarantaquattresimo del primo tempo della partita di ritorno il Napoli era ancora in corsa per la qualificazione. Stavolta un Maradona non ce l’abbiamo, ma al ritorno si può ancora provare ad ottenere la qualificazione, cercando di giocare al calcio come altre volte è riuscito al Napoli durante questa stagione. La cosa più bella resta comunque il fatto che avremo un’altra partita di grande attesa e grandi emozioni.

Real umile e concentrato

Questo risultato lascia la speranza che una grandissima partita del Napoli unita ad una partita un po’ più sottotono del Real Madrid, almeno rispetto a stasera, possa ancora regalare un sogno ai napoletani. Stasera invece il Real Madrid è rimasto molto concentrato, senza la presunzione e l’arroganza che in tanti si auguravano, e soprattutto con poche distrazioni.

Il calcio a questi livelli è così, e se diamo un’occhiata ai risultati di questa due giorni europea ci accorgiamo che l’Arsenal, che di esperienza internazionale ne ha da vendere, è uscito dalla Allianz Arena con un 1 a 5 che chiude i giochi già all’andata. E paradossalmente il Napoli sta messo meglio addirittura del Barcellona, che a Parigi ne ha presi quattro. Benvenuti nel calcio stratosferico, un calcio a cui non siamo ancora avvezzi, ma che all’interno del quale possiamo continuare a crescere.

Personalità e grandi squadre

Si, dobbiamo ancora crescere, perché il Napoli, almeno apparentemente, non è sembrato essere ai suoi soliti livelli, ma la forza degli avversari ha giocato tantissimo in questa sensazione. È la stessa sensazione che abbiamo quando il Napoli torna dallo Juventus Stadium, e siamo incapaci di capire perché la nostra squadra in quello stadio non riesca mai ad esprimere il suo solito gioco. Il fatto è che di fronte ad una squadra forte, organizzata ed esperta diventa molto più difficile muoversi rapidamente e trovare gli spazi giusti.

A parte gli errori difensivi, che sono costati due gol, è mancata un po’ di personalità da parte di molti calciatori. Forse i giocatori del Napoli che sono forse sembrati più presenti a se stessi, e meglio calati nell’atmosfera della Champions, almeno in alcune fasi, sono stati Reina, Hamsik e Insigne. Peccato per il secondo gol mancato da Mertens. D’altro canto non sappiamo con certezza cosa sarebbe successo dopo l’eventuale 2-3.

Nulla esclude che il Real si sarebbe riversato in attacco, magari procurandoci ancor più guai, o se il Napoli avrebbe trovato addirittura più spazi per una clamorosa rimonta. Di fatto, ad un certo punto della partita il Real non ha più spinto, accontentandosi del 3 a 1, che nella loro ottica è probabilmente sembrato più che sufficiente per passare il turno. Non sappiamo se tra tre settimane se ne pentiranno…

De Laurentiis inopportuno

Una nota a parte merita l’intervento del presidente De Laurentiis. Quella di stasera è stata appena la quinta sconfitta stagionale del Napoli, ed è addirittura solo la seconda volta volta quest’anno che gli azzurri perdono con più di un gol di scarto, e tutto ciò contro la squadra più forte e titolata al mondo. L’uscita del presidente è apparsa quantomeno inopportuna nel merito e nel metodo.

Non è dato sapere cosa ci sia dietro questa sparata, sicuramente non fa bene all’ambiente e soprattutto si trasforma in un occasione insperata e irripetibile per tante persone che non aspettano altro per gettare benzina sul fuoco di un ambiente che non ne ha sicuramente bisogno. Di un buon tacer non fu mai scritto…

* (fonte Transfermarkt)

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