Il club nerazzurro sta rispettando i patti con la Uefa, ma per giugno occorrerà avere i conti in ordine. Suning, Champions League e image rights sono le strade.
Un disavanzo tra i 50 e i 60 milioni di euro. Alto, ma comunque in forte calo rispetto al rosso dell’anno scorso (circa 140 milioni di euro). Il nuovo bilancio dell’Inter sorride a metà al club nerazzurro: c’è ancora tanto da lavorare, ma in questo modo sono stati rispettati gli accordi presi con la Uefa in chiave fair play finanziario. Il settlement agreement firmato con la confederazione internazionale prevedeva infatti uno sforamento non superiore ai 30 milioni per alcune voci di costo. Ebbene, secondo il Corriere dello Sport (che ha anticipato di circa n mese l’assemblea dei soci), l’Inter ce l’ha fatta. Quindi, non vedrà decurtarsi gli introiti dell’Europa League in corso dal prossimo bilancio.
In quello, però, sempre per gli accordi con la Uefa, i conti dovranno essere in pareggio. Un’operazione complessa, che dovrà passare soprattutto per l’aumento dei ricavi. Una strada per superare i 200 milioni (circa una ventina di più rispetto all’ultimo prospetto), secondo Calcio&Finanza potrebbe arrivare dalla Suning e dalla sua ricerca di sponsorizzazioni regionali in Cina. Un’altra possibilitù, stavolta indicata dal Corsport, potrebbe essere quella (tanto cara ai napoletani) dei diritti d’immagine dei tesserati: Questi diritti – scrive il quotidiano romano – potrebbero essere sfruttati per attirare nuovi sponsor oppure venduti in blocco al Suning monetizzando così una cifra importante alla voce entrate per il 2016-2017.
In ultimo, ma non per importanza, i risultati del campo e la necessità di qualificarsi alla prossima Champions League. Come per i diritti d’immagine, bisognerà fare come il Napoli. Anzi, bisognerà proprio superarlo.
