Le equilibrate dichiarazioni di Antonio Ottaiano ai microfoni di Radio Sportiva.
Sabato pomeriggio d’agosto, intervista a Radio Sportiva, ripresa da calciomercato.com. Ai microfoni, l’agente di Insigne. Anzi, uno dei due: Antonio Ottaiano. Resoconto di quanto detto: «La trattativa con il Napoli prosegue, come per ogni accordo importante ci sono degli step che possono andare bene o no. La proposta che abbiamo ricevuto non ci ha soddisfatto se no si parlerebbe già di affare fatto».
Fino a qui, tutto bene. Il racconto, pure equilibrato, di una trattativa. Poi, però, cambio di scenario e colpo di scena: «Il discorso è semplice: in ogni squadra c’è un giocatore più importante, un simbolo su cui far ricadere tutte le responsabilità, quelle positive ma anche quelle negative. Higuain, per il Napoli, era questo. Ora negli azzurri manca una figura del genere, e Insigne potrebbe essere un buon erede. Lorenzo vale quanto Higuain, se vale lo stesso per il Napoli allora ce lo dovranno dimostrare con il rinnovo».
Un esame veloce, che forse non abbiamo capito: un calciatore che l’anno scorso fa 12 gol e 10 assist vale quanto un suo compagno che, di reti, ne ha segnate 36. È così perché lo dice, ed evidentemente lo presume, il suo procuratore. In virtù di questo giudizio profondamente oggettivo, il Napoli deve riconoscere al calciatore che fa 12 gol e 10 assist un rinnovo che lo equipari a quello che ha segnato 36 gol. Perché, a sua volta, sempre il Napoli deve dimostrare di credere che i due calciatori valgano allo stesso modo. Geniale, no?
