Italia-Svezia 1-0, gol di Eder a tre minuti dalla fine. Azzurri qualificati agli ottavi.
Italia a bassisimo ritmo, Svezia che non ha la qualità necessaria a sfruttare la mancanza di fiato degli azzurri di Conte. Il primo tempo è tutto qui, se non fosse per un paio di giocate illuminanti di Ibrahimovic. Nessun tiro in porta, giusto un’occasione potenziale per parte, negli ultimi dieci minuti: un cross di Candreva dalla destra respinto dalla difesa in maglia gialla e uno splendido lancio del capitano svedese, che trova la sponda di petto di Forsberg e il tiro sbilenco di Guidetti. Per il resto, qualche buona avanzata di Olsson sulla sinistra e poco altro. Nel primo tempo finisce 0-0, giustamente.
Nella ripresa, la partita è giusto un attimo più frizzante: l’Italia prova ad alzare il ritmo, la Svezia si rintana e rende inoffensivo il nuovo pressing degli azzurri. Arriva un’altra mezz’ora di noia mortale, interrotta solo dai cambi: per l’Italia, tocca a Zaza, Thiago Motta e Sturaro. A venti dalla fine, svolta emotiva: occasione per Ibramovic, che da zero metri spara alto (me è in fuorigioco). Pochi minuti dopo, la prima vera occasione per l’Italia: cross di Giaccherini, colpo di testa di Parolo e palla sulla traversa. All’87esimo, il gol di Eder: splendida percussione dalla sinistra e tiro a giro sul secondo palo. Bellissimo, ma non meritato. Candreva, nel recupero, sfiora anche il raddoppio che sarebbe effettivamente troppo. Sofferenza finale, la Svezia va all’assalto. Ma serve a poco. Italia agli ottavi, bisogna vedere solo se da prima o seconda. Questa squadra non sarà bellissima, ma ha un gran cuore. E pure un po’ di fortuna.