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L’attacco della Croazia ai suoi ultras. Parla Perisic: «Meglio non giocare più»

L’attacco della Croazia ai suoi ultras. Parla Perisic: «Meglio non giocare più»

I fatti di Croazia-Repubblica Ceca contribuiscono a rendere questo Europeo (quantomeno) rivedibile dal punto di vista della sicurezza. Gli hooligans e i russi a Marsiglia, un tifoso croato che entra in campo a esultare con i calciatori nella prima partita della squadra di Cacic contro la Turchia. E ora i fumogeni e i petardi della curva vatrena, tra l’altro in una partita svoltasi nella più totale armonia e sicurezza, almeno fino a quel momento.

Francia rimandata se non bocciata nella gestione dell’evento, ma calciatori croati assolutamente promossi. Certo, parla sicuramente anche la paura (forse esagerata) di un’esclusione dal torneo, ma la presa di posizione dell’organico del ct Cacic contro i loro stessi tifosi è da applausi, oltreché coraggiosa. Il più diretto è Ivan Perisic, calciatore dell’Inter e ieri marcatore del primo gol croato: «Parliamo di persone che non sono realmente interessate alla partita. Forse sarebbe meglio non giocare più, non possiamo continuare così. Adesso la Uefa potrebbe punirci pesantemente, ma speriamo che ciò non avvenga. Queste scene sono una vergogna per il nostro paese civile, bisogna assolutamente trovare una soluzione».

Gli fa eco il ct Cacic: «Io chiamo queste persone teppisti, non sono tifosi e non dovrebbero essere nemmeno presenti negli stadi. Il 90% dei tifosi croati dovrebbe vergognarsi di questa minoranza. E’ molto triste quello che è successo. Spero che sarà fatto di tutto per fermare questi teppisti, ma la Uefa non può vincere questa battaglia da sola. Si temeva che qualcosa di simile potesse avvenire. Sono terroristi dello sport. Anche in riferimento al campo, sono certo che l’episodio di teppismo a cui abbiamo assistito ha contribuito a far perdere lucidità e concentrazione ai miei calciatori, favorendo la rimonta avversaria». Che è l’ultimo dei problemi in un caso simile, ma che almeno potrebbe “limitare” le intemperanze di questi “tifosi”. Evidentemente, come dice Perisic, non è che siano molto interessati al calcio.

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