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Il flop di Thohir all’Inter: pronto ad accogliere nuovi soci, ma anche a lasciare il club

Il flop di Thohir all’Inter: pronto ad accogliere nuovi soci, ma anche a lasciare il club

Un matrimonio infelice durato tre anni. Sembra già destinata ad esaurirsi la storia d’amore tra l’Inter e il magnate indonesiano Erick Thohir, arrivato in Italia tra squilli di fanfare nel 2013 per riportare i nerazzurri nell’elite. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Repubblica e Gazzetta dello Sport, l’attuale proprietario dell’Inter sarebbe pronto ad accogliere nuovi soci, per poi iniziare un disimpegno fluido da completare nel tempo.

Secondo il Corriere, Suning Commerce Group, il gruppo cinese proprietario dello Jiangsu, avrebbe avuto i primi contatti con  Thohir. Inizialmente, l’idea sarebbe quella di affiancarsi all’imprenditore indonesiano e all’ex presidente Massimo Moratti nel capitale del club nerazzurro. La percentuale dell’ingresso sarebbe del 20%, con il Suning come primo investitore seguito poi da un altro gruppo cinese inserito da Moratti. L’ex presidente, nel frattempo, si sente tutt’altro che distante dal suo giocattolo preferito: «Intendo restare e rafforzare la società. Se va bene a Thohir sono favorevole all’ingresso di nuovi soci».

Se il Corriere parla dunque di sole nuove partnership, Repubblica racconta addirittura di un primo segnale di un Thohir intenzionato ad abbandonare la nave. L’idea dell’indonesiano, secondo il pezzo di Luca Pagni e Andrea Sorrentino, sarebbe quella di consentire un ingresso graduale a nuovi soci, ovviamente cinesi, che in realtà mirerebbero a possedere la maggioranza del pacchetto azionario nel giro di due-tre anni. In pratica, una sostituzione calcistica: Moratti col suo 30% titolare inamovibile, investitori dell’Estremo Oriente al posto di Thohir. Secondo quanto spiega Repubblica, il ruolo di Moratti all’interno dell’Inter sarebbe stato sollecitato dagli stessi investitori cinesi, coinvolti nell’affare da Marco Tronchetti Provera (che ha da poco ceduto a qualcuno da quelle parti la maggioranza delle quote Pirelli), e che addirittura sarebbe stata posta come una condicio sin equa non. L’iter previsto da Moratti e Thohir dovrebbe essere pressappoco questo: un aumento di capitale dedicato ai nuovi soci, che arriveranno così a detenere una quota attorno al 20-25 per cento, poi un accordo con una serie di “opzioni” per cui i nuovi arrivati avranno la possibilità di salire, per rilevare alla fine l’intera quota dell’imprenditore indonesiano nell’arco dei prossimi due anni.

In tutto questo, i pessimi risultati sportivi degli ultimi anni, anche quelli raccolti dallo stesso Thohir. Ne parla appunto la Gazzetta, che sottolinea l’assenza di un leader carismatico in campo e come la classifica dei nerazzurri, pure in relazione alle statistiche stagionali, rispecchi assolutamente il valore della rosa. E poi ci sono i bilanci, che sono genitori e insieme conseguenza di quello che accade nel rettangolo verde: ultimo anno in Champions il 2012, introiti a 181 milioni e debiti a 417. Thohir, forse, non ha proprio tutti i torti.

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