ilNapolista

Sabatini dice addio, ma la sua Roma vale 130 milioni di più

Sabatini dice addio, ma la sua Roma vale 130 milioni di più

Walter Sabatini ha praticamente annunciato il suo addio alla Roma. Ex responsabile del settore giovanile laziale, lacerà i giallorossi dopo cinque anni come direttore sportivo. Lo farà senza trionfi raggiunti in campo, ma con una gran serie di colpi di mercato (ed economici) che hanno fatto rifiorire le finanze di una società acquistata dalla proprietà americana nonostante un bilancio a dir poco negativo.

Secondo un’analisi pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, il diesse giallorosso ha portato a un aumento di oltre 130 milioni di euro per quanto concerne il valore patrimoniale della rosa, dai 37 del giugno 2011 ai 167 di oggi. Per valore patrimoniale della rosa, si intende il costo reale iscritto a bilancio per un calciatore, legato al costo del cartellino e alla durata, in anni, del contratto stipulato tra lo stesso giocatore e il suo nuovo club. 

La Roma di Sabatini, partendo da questa base di calcolo, ha generato plusvalenze per 190 milioni. Tutto nasce ovviamente dalla politica di scouting e acquisizione di Sabatini, che in questi cinque anni ha comprato e poi rivenduto (a cifre altissime) un gran numero di giovani talenti, soprattutto stranieri: basti pensare a Lamela, Marquinhos e Benatia, finiti nel giro di una-due stagioni, rispettivamente, al Tottenham al Psg e al Bayern Monaco. 

In una recente dichiarazione alla stampa, Sabatini ha detto di lasciare un club diventato, nel frattempo, «competitivo e patrimonializzato». Vero, verissimo. Tanto che, per la prima volta, il bilancio a giugno potrebbe registrare addirittura il pareggio. Il fatturato, grazie anche ai risultati del campo, è salito fino a sfiorare i 200 milioni di euro, mentre il monte debitorio è di 155 milioni. Cifre che non hanno portato il club, nel frattempo passato nelle mani di James Pallotta, a vincere un trofeo importante. Ma che oggi fanno della Roma una squadra in buona salute economica. E pure «competitiva», per dirla à la Sabatini. Che saluterà sapendo di aver svolto al meglio il suo compito. 

ilnapolista © riproduzione riservata