Caro presidente del Napoli, cari amici tifosi
Abbiamo una proposta per voi.
L’idea è di un nostro collaboratore, che si firma il Ciuccio, scritta sul suo profilo Facebook.
L’abbiamo letta mentre ancora smaltiamo l’umido e gli insulti di Bologna. Lo sapete cos’è successo nello stadio di una delle più belle, civili e accoglienti città italiane, città dove vivono bene e in pace migliaia di napoletani: che la voce di Lucio Dalla è stata coperta dai consueti slogan razzisti nei nostri confronti.
Voi conoscete quella canzone, “Caruso”. Lucio Dalla guardò il nostro mare e “capì”, perché la sentì come noi la sentiamo, l’emozione che noi proviamo ogni mattina quando guardiamo Napoli e il suo mare (lo fanno anche molti emigrati, con il cuore). Quell’emozione fa parte del nostro essere tifosi del Napoli. E quegli altri lo sanno quando, pur di insultarci, offendono e cancellano le parole di un grande artista.
E allora la nostra proposta è questa: onoriamo noi come si deve Lucio Dalla e quella sua emozione. Prendiamo quella canzone e cantiamola, come facciamo con O’ Surdato ‘NNammurato. Invitiamo, come gesto di omaggio artistico e di amicizia, Gianni Morandi a questo nostro momento di gioia. Vorremmo che cantasse con noi o forse noi con lui. Facciamolo sabato, prima della partita col Chievo. Ma forse potremmo farlo anche dopo, in “certe” occasioni.
Presidente, noi le chiediamo che sabato si esegua “Caruso” prima della partita. Poi noi la canteremo a nostra volta. E tutte le volte che ci insulteranno fuori, e accadrà tante volte ancora, la domenica dopo, Presidente, lei faccia partire quel file. Noi canteremo.
Il Napolista
Caro De Laurentiis, onoriamo noi Lucio Dalla: cantiamo “Caruso” al San Paolo (e invitiamo Gianni Morandi)
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