Addio mimetica, il Napoli sta pensando alla maglia nera

Voi che avete storto il naso per la maglia mimetica, che state gongolando per la scomparsa del camouflage, sappiate che non dormirete più sonni tranquilli. Ci ha pensato il quotidiano la Repubblica a rovinarvi il futuro prossimo. Lo ha fatto stamattina con un’inchiesta sul merchandising. Un paginone in cui al centro spicca Hamsik con la mimetica. Al Napoli è dedicato un articolo in cui Amedeo Iossa, capo dell’ufficio sviluppo prodotto della Macron e ideatore della divisa camouflage, rivela che sono state cinquantamila le magliette mimetiche vendute, più dell’originale azzurra. Iossa, invece, non dice nulla sul perché la maglietta non venga più indossata dal Napoli. Nega l’esistenza di contenziosi giuridici, sta di fatto che la mimetica è scomparsa.

Ma, e siamo al passaggio “inquietante”, Iossa annuncia che la Macron e il Napoli hanno una sorpresa in serbo per gennaio. E il giornalista in una parentesi ne fa un accenno: si tratterebbe di una maglia nera. Sì, proprio nera. Di quelle che hanno reso famosi Luigi Malabrocca e Sante Carollo, i Coppi e i Bartali al contrario che nel Dopoguerra la speciale maglia indossata dall’ultimo in classifica al Giro d’Italia.

Nera, che poi sarebbe il perfetto contrario dell’azzurro del cielo e del mare che dovrebbe essere un richiamo alla vita. Chissà se sarà vero. E chissà quali studi di marketing sarebbero alla base di questa scelta. Ovviamente ancora una volta il pubblico si dividerà: chi dirà che è bella, chi accuserà i detrattori di essere snob e di appigliarsi a qualsiasi scusa pur di attaccare De Laurentiis, chi si richiamerà all’ideologica politica e alle camicie nere.

Insomma, il dibattito non languirà. Su un punto, temiamo, saremo tutti d’accordo. Anche in caso di maglia nera arriveremmo secondi: prima di noi, sono arrivate la Roma, il Milan e soprattutto la Juventus. Cinquantamila pseudo-juventini da trovare sono tanti tra i tifosi del Napoli.