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Se a Castel Volturno le docce non funzionano (scrive Corbo)

Repubblica oggi dedica tanto spazio al Napoli. Nello sport nazionale c’è una lunga intervista di Angelo Carotenuto a Klopp, l’allenatore del Borussia. Un’intervista da leggere. L’allenatore definisce il suo calcio heavy metal, vuole che i suoi calciatori corrano più degli altri e spiega il modello Borussia («Un posto dove un giocatore sa che ci sarà sempre lo stesso allenatore, anche dopo dieci sconfitte»).

Klopp è il domani. Anzi è domani. Da brividi la sua descrizione nello stadio. Fa capire cosa proveranno i calciatori del Napoli e Benitez domani sera.

Antonio Corbo, invece, sull’edizione napoletana racconta quel che accade dalle parti di Castel Volturno. Attacca Higuain per le dichiarazioni pre-Parma e perché ha segnato meno della metà dei gol di Pepito Rossi. E, soprattutto, evidenzia l’assenza della società. Scrive di docce guaste a Castel Volturno per tre giorni, di giocatori che si sentono abbandonati a loro stessi e di un Benitez che si trova sempre più a fare da parafulmine. Non che l’allenatore sia risparmiato dalle critiche a livello tattico.

L’episodio delle docce fa il paio con un altro che aggiungiamo noi. Non erano le docce ma c’erano gli scarafaggi a Castelvolturno e per giorni non si riusciva a capire a chi mai dovessero rivolgersi per eliminare questo inconveniente negli spogliatoi. Insomma, la sensazione di abbandono c’è. Anche la notizia – non sappiamo se confermata – che De Laurentiis non andrà a Dortmund (ufficialmente per scaramanzia) non è delle migliori. È in momenti come questo che il gruppo dovrebbe sentirsi protetto e compatto. Ma è storia vecchia. Non possiamo certo svegliarci all’improvviso con un’altra società. Lo sapevamo noi e ora se n’è accorto anche Rafa. Gli alibi stanno a zero. E poi a Dortmund le docce funzionano.

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