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Gran primo tempo, il Napoli vince a Marsiglia

Soffrendo solo nel finale, quando André Ayew accorciava pericolosamente le distanze, il Napoli vince a Marsiglia (2-1) con un primo tempo strepitoso e un po’ di campo ceduto nella ripresa. Tagli, cambi-gioco, velocità, palla a terra, difesa alta ad accorciare la squadra con i centrali azzurri sempre sicuri nell’uno contro uno, il Napoli domina la prima parte della gara stordendo il Marsiglia con una continua girandola di azioni.
La vittoria in Francia rimette in corsa il Napoli nel girone di Champions che vede adesso tre squadre a quota 6, il Napoli insieme a Borussia e Arsenal, con gli azzurri svantaggiati nella differenza reti.
Per un tempo, al Velodrome, è stato un Napoli da applausi. Higuain dal primo minuto, Mertens e non Insigne a sinistra, Fernandez (fuori Britos) con Albiol al centro della difesa, Maggio a destra, Armero a sinistra (Zuniga operato al ginocchio destro).
E’ incredibile la facilità con cui il Napoli prende in velocità i francesi. Sulle fasce sono scatenati Callejon e Mertens. Il belga è il migliore in campo. La presenza di Higuain è importante: l’argentino dà profondità, si muove, dà coraggio alla squadra. Il Napoli gioca, attacca e spreca troppo. Almeno cinque buone occasioni nel primo tempo prima del gol. Il vento ha disturbato la gara. A favore del Marsiglia nel primo tempo, del Napoli nel secondo. I lanci si allungavano e, contro vento, la palla sembrava tornare indietro. La superiore tecnica degli azzurri domava però anche il vento, tenendo la palla bassa e giocando di prima.
Era incredibile la palla messa a lato da Higuain sull’assist di Mertens (34’). Un gol sicuro, un gol mancato. Ma il Napoli ha in pugno la gara. Hamsik è un po’ defilato dal gioco, ma fanno un gran lavoro i mediani e gli esterni d’attacco. A centrocampo c’è tanta intensità azzurra, le iniziative del Marsiglia morivano sul nascere. La squadra francese ha un solo giocatore di talento, Valbuena, che giocava tra le linee, grande tecnica e dribbling vincente. Ma Behrami e Inler sono ben presenti a centrocampo e i due esterni della difesa Maggio e Armero bloccano le corsie. Maggio va anche avanti, Armero sbaglia troppi palloni nella fase offensiva, addirittura manca il gol a due passi dalla porta scaraventando il pallone sull’esterno della rete, liberato al tiro da Mertens (13’).
E’ un Napoli fantastico. Higuain perde il tempo della battuta in area sull’assist di Callejon e N’Koulou può liberare (20’). Poi uno scambio filtrante fra Hansik e Higuain viene sventato da N’Koulou (31’). Il Napoli corre e spreca. Ma nel finale del primo tempo, Higuain sgancia da destra un lancio sul quale piomba Callejon spostatosi a sinistra: controllo di destro e battuta vincente con lo stesso piede mettendo fuori gioco il terzino Fanni (42’). Il Napoli chiude il tempo con un vantaggio esiguo. Avrebbe meritato di più.
Il Marsiglia si scuote nella ripresa, ma è sempre ben controllato. Il Napoli è compatto, i raddoppi di marcatura puntuali e c’è un soccorso reciproco degli azzurri nelle zone pericolose. Il centravanti Gignac, sotto la guardia alternativa di Fernandez e Albiol, non riesce a giocare un solo pallone. Callejon e Mertens arretrano quando vengono avanti i terzini del Marsiglia. Su André Ayew vigilano a turno Maggio, Behrami, lo stesso Callejon.
Esce Higuian ed entra Zapata, l’oggetto misterioso che troverà la sua serata di gloria. Perché è il colombiano che firma il raddoppio. Azione esemplare degli azzurri. Hamsik avvia il contropiede dall’area di Reina, sventaglia sulla destra a Callejon, palla verso il limite dell’area francese, tacco di Mertens che libera Zapata. Gran tiro a giro del colombiano ed è il due a zero (67’).
Nella ripresa c’è più Hamsik. Lo slovacco si muove meglio, ha più iniziativa. Sotto la pressione del Marsiglia, Benitez sostituisce Mertens, esausto, con Mesto (76’) che si allinea a sinistra fra i difensori con Armero più avanti. Il Napoli perde campo, le energie sono in calo. C’è Insigne per Hamsik (83’). Il finale è in sofferenza perché Andrè Ayew indovina la staffilata dal limite che batte Reina (86’), mai prima impegnato se si esclude una fiondata di testa di Diawara su corner (33’).
Si accendono mischie nell’area azzurra, il Napoli si salva con affanno. Ma è confusa l’offensiva dei francesi e nessun tiro giunge nello specchio della porta di Reina. Il Napoli conduce in porto la vittoria con pieno merito. Servivano assolutamente i tre punti a Marsiglia, serviranno anche al ritorno contro i francesi. Se Arsenal e Borussia avessero pareggiato (i tedeschi hanno vinto a Londra 2-1) la serata sarebbe stata ancora più favorevole. Ma è un girone di ferro, il più duro dei gironi di qualificazione della Champions, e bisogna lottare per inserirsi fra tedeschi e inglesi rubandogli il secondo posto. Il Borussia sembra voler filare in testa sino alla fine.
Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik (83’ Insigne), Mertens (76’ Mesto); Higuain (57’ Zapata).
MARSIGIA (4-2-3-1): Mandanda; Fanni (53’ Abdallah), N’Koulou, Diawara, Morel; Romao, Cheyrou; Payet (70’ Thauvin), Valbuena, André Ayew; Gignac (76’ Jordan Ayew).
ARBITRO: Cakir (Turchia).
RETI: 42’ Callejon, 67’ Zapata, 86’ André Ayew.

CHAMPIONS LEAGUE.
Terzo turno: Marsiglia-Napoli 1-2, Arsenal-Borussia Dortmund 1-2.
CLASSIFICA: Borussia 6 (gol 6-3); Arsenal 6 (5-3); Napoli 6 (4-4); Marsiglia 0 (2-7).
PROSSIMO TURNO. 6 novembre: Napoli-Marsiglia, Borussia-Arsenal.

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